Il biblista don Fabio Rosini commenta il Vangelo di domenica 26 gennaio 2025 – Anno C, dai microfoni di Radio Vaticana (dove potete trovare il file audio originale utilizzato nel video).
Il commento di don Fabio è una riflessione sulla Terza Domenica del Tempo Ordinario, presentata come la “domenica della Parola di Dio”. Analizza il significato della lettura della Legge nell’ottavo capitolo di Neemia e nel Vangelo di Luca, evidenziando l’importanza di connettere la Parola di Dio alla realtà quotidiana. Sottolinea che la comprensione delle Scritture non è fine a se stessa, ma serve a vivere la volontà di Dio nella propria esistenza, diventando noi stessi “parola di Dio”. Infine, incoraggia a passare dalla semplice comprensione alla concreta applicazione della Parola nella vita presente, anche nelle difficoltà.
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Parola di Dio: Luce sul Cammino
Annotazioni basate sul commento di don Fabio.
Il commento si concentra sull’importanza della Parola di Dio nella vita quotidiana del cristiano. Il punto di partenza è la lettura del libro di Neemia (capitolo 8), in cui il sacerdote Esdra legge la Legge davanti al popolo, che piange e si rallegra ascoltando. Questa scena, sottolinea don Fabio, rappresenta la potenza della Parola e la sua capacità di illuminare la vita anche dopo un periodo di allontanamento da Dio, come quello vissuto dal popolo d’Israele durante l’esilio.
Parallelamente, il Vangelo di Luca presenta l’inizio della missione pubblica di Gesù, che nella sinagoga legge il rotolo del profeta Isaia e lo commenta con le parole “Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato”. Questo atto, riavvolgere il rotolo e riconsegnarlo all’inserviente, è denso di significato: il tempo della profezia si è compiuto, la Parola si incarna in Cristo e si rende presente nella vita quotidiana.
Don Fabio sottolinea come la Parola di Dio non debba essere solo ascoltata, ma soprattutto vissuta. Essa non si limita a fornire concetti astratti o valori morali, ma illumina la realtà presente, l’oggi. La Parola è una “lampada per i miei passi”, una “luce sul mio cammino” (Salmo 119): essa serve la vita, la quale a sua volta è la vera Parola, la manifestazione della volontà di Dio.
Attraverso la Parola comprendiamo la nostra vita e il nostro destino, ci riconosciamo come “parola di Dio”. Il predicatore cita San Girolamo: “Chi ignora le Scritture ignora Cristo”, affermando che la comprensione di Cristo, luce che illumina ogni uomo, passa necessariamente attraverso le Scritture.
L’invito finale è a passare dal comprendere al vivere, dalle Scritture all’oggi, riconoscendo nella Parola la chiave di lettura della storia, dei problemi, delle grazie e degli snodi della nostra vita. La tribolazione del presente, anche in tempi difficili, è la via della liberazione e della luce, perché tutto ciò che Dio ci manda è la Sua parola di salvezza.
Citazioni chiave:
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- “Oggi si è compiuta questa scrittura che voi avete ascoltato” (Luca, riferito alle parole di Gesù)
- “Lampada per i miei passi è la tua parola, luce sul mio cammino” (Salmo 119)
- “Chi ignora le Scritture ignora Cristo” (San Girolamo)
Il commento si conclude con un’esortazione a vivere la Parola di Dio nel quotidiano, lasciandosi illuminare da essa per affrontare le sfide del presente con la certezza della salvezza in Cristo.
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