Il biblista don Fabio Rosini commenta il Vangelo di domenica 23 Marzo 2025 – Anno C, dai microfoni di Radio Vaticana (dove potete trovare il file audio originale utilizzato nel video).
Nella terza domenica di Quaresima dell’anno 2025, don Fabio Rosini ci guida in una riflessione profonda e provocatoria sulle letture proposte dalla liturgia. Attraverso il racconto del Roveto Ardente e il Vangelo di Luca, don Fabio ci invita a superare l’atteggiamento di spettatori passivi di fronte alle tragedie e alle ingiustizie del mondo.
Invece di cercare spiegazioni o colpe, siamo chiamati a una conversione autentica, che ci spinga a rispondere con amore e compassione al dolore degli altri. Questo commento ci ricorda che la fede non è un enigma da risolvere, ma una chiamata a metterci in gioco e a lasciarci trasformare dagli eventi della vita. Scopriamo insieme i punti salienti di questa riflessione, che ci interpella direttamente e ci invita a vivere la Quaresima come un tempo di vera conversione e impegno concreto.
Continua dopo il video.
Lettura del Roveto Ardente (Esodo 3,1-8a.13-15):
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Mosè incontra Dio nel roveto ardente, un evento che cambierà radicalmente la sua vita.
Dio chiede a Mosè di togliersi i sandali, segno di rispetto e umiltà davanti al sacro.
Questo incontro non è uno spettacolo, ma una chiamata a rispondere alle sofferenze del popolo di Israele.
Vangelo di Luca (13,1-9):
Gesù commenta due eventi tragici: il massacro di alcuni Galilei ordinato da Pilato e il crollo della torre di Siloe.
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Gesù rifiuta l’idea che le vittime di queste tragedie fossero più peccatrici degli altri.
Invece di cercare colpe o spiegazioni, Gesù invita alla conversione: “Se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo”.
Invito alla Conversione:
Di fronte alle tragedie e alle ingiustizie, non basta essere spettatori o cercare colpevoli.
La vita non è un enigma da risolvere, ma una chiamata a rispondere con amore e compassione.
Le tragedie ci interpellano personalmente, chiedendoci di metterci in discussione e di agire.
Critica allo Spettacolarismo:
Don Fabio critica l’atteggiamento di chi guarda alle tragedie come a uno spettacolo, senza lasciarsi coinvolgere.
La fede non è un’analisi distaccata, ma una risposta concreta al dolore del mondo.
Chiamata all’Azione:
Come Mosè, siamo chiamati a lasciarci interpellare dalle sofferenze degli altri.
La conversione non è solo un cambiamento interiore, ma un impegno concreto per rispondere al male con il bene.
In sintesi, don Fabio Rosini sottolinea che di fronte alle tragedie e alle ingiustizie, la risposta non è nello spettacolarismo o nella ricerca di colpe, ma nella conversione personale e nell’azione compassionevole.
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