Il biblista don Fabio Rosini commenta il Vangelo di domenica 22 dicembre 2024 – Anno C, dai microfoni di Radio Vaticana (dove potete trovare il file audio originale utilizzato nel video).
Il commento di don Fabio analizza il brano evangelico della Visitazione di Maria a Elisabetta, focalizzandosi sul tema dellaย fedeย comeย potenza trasformativa. Sottolinea l’importanza di credere nella parola di Dio, evidenziando come essa siaย sostanzaย e non solo idea, producendoย frutti benedettiย nella vita. L’esempio di Maria e Elisabetta illustra laย feconditร spirituale, invitando ad una vita diย apertura,ย accoglienzaย eย fruttuositร , sia a livello personale che comunitario. Infine, si richiama alla celebrazione del Natale come simbolo diย vita nuovaย eย rinascita spirituale.
Breve Analisi del commento sulla Quarta Domenica di Avvento
Questa omelia per la quarta domenica di Avvento dell’anno C si concentra sulla visita di Maria ad Elisabetta e sul tema della feconditร , sia fisica che spirituale.
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L’omelia inizia descrivendo la gioia e lo “zelo” con cui Maria si reca da Elisabetta. L’incontro tra le due donne รจ segnato dalla gioia e dalla riconoscimento della potenza della parola di Dio:
“Ecco, appena il tuo saluto giunse ai miei orecchi, il bambino sussultรฒ di gioia nel mio grembo perchรฉ la madre del mio Signore viene a me… beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciรฒ che il Signore le ha detto.”
Don Fabio sottolinea l’importanza di credere nella potenza della parola di Dio, che non รจ vuota, ma si realizza in coloro che credono:
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“Ecco, qui c’รจ una cosa molto importante da celebrare in questa domenica, che le parole di Dio non sono a vuoto, non sono robetta… Sono qualcosa che ha una potenza, si puรฒ adempiere in colui che crede che la parola di Dio va a bersaglio, รจ sostanza e non solo idea.”
Don Fabio invita a riflettere sui momenti in cui Dio ha parlato al nostro cuore, momenti di bellezza e di consapevolezza della sua misericordia. Questi momenti ci chiamano a credere e a vedere la vita nuova che nasce in noi.
Il tema centrale dell’omelia รจ la feconditร , che viene presentata come un paradigma della vita stessa:
“Eh, la vita ehm รจ nel paradigma appunto del seme. Tutta la vita nasce per fecondazione.”
Don Fabio sottolinea che la feconditร non si limita alla procreazione, ma si estende a tutti gli aspetti della vita:
“Dice, ‘Ma come puรฒ fare un anziano essere fecondo?’ Oh, puรฒ generare vita con la sua saggezza, con la sua accoglienza, con la sua misericordia, con la sua pazienza, con la sua pace. Un uomo e una donna possono generare vita in tanti modi.”
Ci invita a discernere tra frutti benedetti e frutti amari, sottolineando che la bellezza esteriore non garantisce la bontร del frutto:
“Molto spesso non dobbiamo giudicare la vita per il colore della corte, ma per il sapore dei frutti.”
Il commento si conclude con un invito a vivere nella logica della feconditร , dell’apertura e dell’accoglienza, dando frutto in ogni aspetto della nostra vita:
“Ecco, mettiamoci in una logica di feconditร , di apertura, di di accoglienza, di fruttuositร . Questo รจ ciรฒ a cui ci ha chiamato il Signore sin dalla creazione, chiamandoci a dare frutto, a crescere costantemente, a moltiplicarci, a essere fecondi, a essere a vivere tutti quanti da patri, da madri, sotto tutti i punti di vista e ognuno secondo la propria condizione.”
In sintesi, questo commento ci invita a celebrare il Natale come un momento di rinascita, aprendo i nostri cuori alla potenza della parola di Dio e impegnandoci a vivere una vita feconda in ogni sua dimensione.
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