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don Fabio Rosini – Commento al Vangelo di domenica 2 Febbraio 2025

Domenica 2 Febbraio 2025 - PRESENTAZIONE DEL SIGNORE - FESTA - ANNO C
Commento al brano del Vangelo di: Lc 2,22-40

Il biblista don Fabio Rosini commenta il Vangelo di domenica 2 febbraio 2025 – Anno C, dai microfoni di Radio Vaticana (dove potete trovare il file audio originale utilizzato nel video).

Il commento al Vangelo della Presentazione del Signore di don Fabio, si focalizza sul significato rituale della purificazione e dell’offerta del primogenito. Analizza il tema della paternità e maternità, non come possesso ma come dono e distacco, evidenziando la necessità di una purificazione interiore e di una consacrazione a Dio, simboleggiata dalla “spada” che trafigge il cuore. Il messaggio centrale è la necessità di abbandonare ciò che ci impedisce di accogliere pienamente la volontà divina, abbracciando le contraddizioni e le perdite che conducono alla vera libertà. La riflessione si estende alla vita spirituale e all’importanza del discernimento per una crescita autentica.

La Presentazione di Gesù al Tempio come modello di Purificazione, Dono, Distacco e Consacrazione.

Introduzione

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Il commento di Don Fabio Rosini al Vangelo della Presentazione del Signore offre una profonda riflessione su questo evento liturgico. Il testo esamina come l’atto di Maria e Giuseppe di offrire Gesù al Tempio non sia solo un adempimento della legge mosaica, ma un paradigma per la vita cristiana. Rosini esplora i temi della purificazione, del sacrificio, del distacco, della consacrazione e della contraddizione, applicandoli sia alla vita familiare (paternità e maternità) che alla vocazione cristiana.

Punti Chiave e Analisi

  1. La Purificazione e l’Offerta:
  • La presentazione di Gesù al tempio, secondo la legge di Mosè, comporta la purificazione di Maria e l’offerta del primogenito. “La liturgia di questa domenica coincide con la festa della presentazione del signore ed è una grazia poter contemplare questo evento il momento in cui questo bimbo piccolino compiuta la purificazione rituale secondo la legge di Mosè viene portato a Gerusalemme”.
  • Questo atto rituale va oltre la mera osservanza della legge, sottolineando che ” la vita di questo bimbo è un dono di Dio e che a lui va riferita“.
  • Anche Giuseppe, pur non essendo soggetto alla purificazione post-partum, partecipa attivamente a questo atto, indicando un coinvolgimento di entrambi i genitori nella comprensione del ruolo di Dio nella vita del figlio.
  1. Il Riscoprire la Genitorialità:
  • Rosini usa l’evento per parlare della paternità e della maternità: “maternità paternità perché curiosamente il vangelo di luca mette il plurale pure per Giuseppe che non doveva fare nessuna purificazione eppure deve entrare in questa logica”. La presentazione del bambino serve come modello per una genitorialità che non si basa sul possesso, ma sul riconoscimento che la vita dei figli è un dono di Dio.
  • Diventare genitori richiede “un’operazione di crescita di un passare per il fuoco di una spada che tocchi il nostro cuore”. È necessario liberarsi dal possesso sui figli e permettere loro di diventare autonomi.
  • Il tema del distacco è fondamentale: “vivere I nostri distacchi in fondo la nascita è un distacco e la vita è un distacco”. La vera paternità/maternità implica “rispettare distaccarsi fare un passo indietro rispetto alla vita dell’altro”.
  1. La Profezia di Simeone e la Contraddizione:
  • Simeone riconosce Gesù come “salvezza del mondo e luce delle genti,” ma profetizza anche che sarà “segno di contraddizione” e che “una spada trafiggerà l’anima di Maria”.
  • Questa profezia introduce un tema fondamentale: la vita cristiana è caratterizzata da contraddizioni e difficoltà, necessarie per la crescita spirituale. “abbiamo bisogno di essere contraddetti dalla parola di Dio essere contraddetti da Cristo”.
  • L’accettazione di questa contraddizione è essenziale per la purificazione del cuore. “Ma se un uomo non sa contraddirsi se non sa accettare che la vita gli dica dei no che lo contraddica se un uomo non sa liberarsi dall’ombra che porta nel cuore… non potremmo che fare cose confuse”.
  1. La Consacrazione e il Battesimo:
  • La festa della Presentazione è legata alla tradizione dei consacrati nella Chiesa. ” questa è anche la festa dei consacrati nella tradizione della chiesa e chi è un consacrato è un uomo che vive qualcosa che coessenziale con il battesimo”.
  • Il consacrato, attraverso scelte radicali, dimostra di appartenere a Dio. Questa chiamata non è esclusiva per i consacrati, ma si estende a tutti i cristiani che sono chiamati a “non vivere ambiguamente ma essere consacrati al Signore essere votati a Lui”.
  • La consacrazione comporta la rinuncia al mondo per aderire pienamente a Dio e al suo Regno. “Un uomo che dice che nessuno può essere suo discepolo se non sa rinunciare a tutti I suoi averi che nessuno può essere suo discepolo se non rinnega se stesso prende la sua croce e lo segue”.
  • Tutto questo si ottiene ” attraverso perdite che aprono al regno dei cieli“.
  1. La Spada del Discernimento:
  • La spada che trafigge il cuore di Maria simboleggia il discernimento, ovvero la capacità di riconoscere e rifiutare ciò che è dannoso per la crescita spirituale. “una spada che entra nel nostro cuore è la spada del discernimento che dovrà discriminare qualcosa c’è qualcosa nel mio cuore che io devo buttare via sta sempre lì a darmi fastidio
  • Questo implica vivere con “costante sapienza con costante vigilanza rispetto alle mie derive disordinate”.
  • Il discernimento conduce a una vita di generosità, dono e oblatività, libera dal possesso. “Questo è vivere secondo la luce questo è anche essere capaci di generare vita una vita verso cui non si emette possesso ma veramente realmente, oblatività, dono, generosità.

Conclusione

Il commento di Don Fabio Rosini sulla presentazione di Gesù al Tempio ci invita a un profondo esame di coscienza. Ci ricorda che la vita cristiana è un cammino di purificazione, distacco, offerta e consacrazione. Il modello della genitorialità di Maria e Giuseppe ci incoraggia a liberarci dal possesso, a riconoscere che ogni vita è un dono di Dio e ad abbracciare le contraddizioni che ci conducono alla crescita spirituale. La spada del discernimento ci guida a vivere secondo la luce, nella costante ricerca del bene e del dono di sé.

Implicazioni

  • Per i Genitori: Riconsiderare il significato della genitorialità come un atto di dono e distacco, piuttosto che di possesso.
  • Per i Cristiani: Abbracciare le contraddizioni della vita come opportunità di crescita e di purificazione del cuore.
  • Per Tutti: Vivere una vita di consacrazione a Dio, orientata al bene, al dono e alla generosità.

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