Il biblista don Fabio Rosini commenta il Vangelo di domenica 15 Dicembre 2019 – Terza domenica di Avvento, da Radio Vaticana, dalle pagine di Famiglia Cristiana.
L’amore che riscatta chi ha sbagliato
La terza domenica di Avvento è quella della gioia. La gioia che il Signore porta è come la pace, diversa da quella del mondo. Il testo evangelico, infatti, parla della perplessità di Giovanni Battista che, «avendo sentito parlare delle opere del Cristo, per mezzo dei suoi discepoli mandò a dirgli: “Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?”». Perché lo domanda? Giovanni attendeva un Messia che avrebbe raccolto «il suo frumento nel granaio» e bruciato «la paglia con un fuoco inestinguibile».
Per lui doveva arrivare colui che avrebbe fatto piazza pulita, .nalmente. Giovanni era austero, radicale, serio; Gesù stesso dirà di lui che è il più grande tra i nati di donna. Non c’è uomo migliore di lui. Ma quello che arriva è uno strano Messia, che dona la vista ai ciechi, guarisce zoppi, sordi e lebbrosi, resuscita i morti e consola i poveri. Giovanni non capisce. Gesù dice proprio per lui: «Beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!». La parola “scandalo” è onomatopeica e implica lo sbattere contro un ostacolo. Giovanni troverà gioia, beatitudine, se non si impunterà contro questa cosa, se supererà l’ostacolo. Quale? Quello della sua precomprensione.
La gioia che il Signore regala è diversa da come noi la pensiamo. È liberazione e non scarta niente, non condanna nulla. Si può rimanere delusi. A ben vedere, sembra che per Giovanni l’importante sia rimettere tutto posto, mentre per Gesù quello che conta è salvare ogni cosa. Questa lezione non la impariamo mai del tutto, è sempre un passo più avanti della nostra mentalità, per quanto aperta sia. Ci dà tranquillità pensare di poter mettere tutto in ordine, ma la pace vera ha le stimmate e non cancella le tracce del caos, ma ha imparato a portarne i segni. I cristiani orientali la chiamano “pace pasquale”, viene dalla morte e ha trovato la strada della vita in mezzo all’assurdo.
CHI ENTRA NEL REGNO DEI CIELI
Se, come dice Gesù alla fine, «il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui», ossia del più grande dei nati di donna, vuole dire che non basta una bella umanità per avere spessore nel regno dei cieli. Non si ottiene il regno dei cieli con la ragione e neppure con il sentimento. L’ingegno è meraviglioso e l’arte dell’uomo sa essere sublime. Ma il regno dei cieli è di più, molto di più di quello che possiamo dare con tutte le nostre risorse, le nostre forze e la nostra creatività. Non un singolo nato da donna possiede per sua propria qualità il regno dei cieli. Perché lo vedono i ciechi, vi entrano gli zoppi, lo odono i sordi e ne beneficiano i lebbrosi; risveglia i morti. È dei poveri.
Non è giustizia, la supera. È amore che riscatta chi ha sbagliato, che raccoglie chi dovrebbe essere buttato via, che viene a cercare chi non serve a niente perché non ne può fare a meno. Non un singolo miserabile della Terra è secondario per questo amore. Per entrarci bisogna essere ciechi, zoppi, sordi, lebbrosi, morti e poveri. Come siamo noi, se smettiamo di cercare di essere qualcosa e siamo semplicemente noi stessi: deboli e fragili.
Qui tutti i commenti al Vangelo della domenica
di don Fabio Rosini
Letture della
III DOMENICA DI AVVENTO – ANNO A
Colore liturgico: VIOLA o ROSACEO
Prima Lettura
Ecco il vostro Dio, egli viene a salvarvi.Dal libro del profeta Isaìa
Is 35,1-6a. 8a. 10
Si rallegrino il deserto e la terra arida,
esulti e fiorisca la steppa.
Come fiore di narciso fiorisca;
sì, canti con gioia e con giubilo.
Le è data la gloria del Libano,
lo splendore del Carmelo e di Saron.
Essi vedranno la gloria del Signore,
la magnificenza del nostro Dio.
Irrobustite le mani fiacche,
rendete salde le ginocchia vacillanti.
Dite agli smarriti di cuore:
«Coraggio, non temete!
Ecco il vostro Dio,
giunge la vendetta,
la ricompensa divina.
Egli viene a salvarvi».
Allora si apriranno gli occhi dei ciechi
e si schiuderanno gli orecchi dei sordi.
Allora lo zoppo salterà come un cervo,
griderà di gioia la lingua del muto.
Ci sarà un sentiero e una strada
e la chiameranno via santa.
Su di essa ritorneranno i riscattati dal Signore
e verranno in Sion con giubilo;
felicità perenne splenderà sul loro capo;
gioia e felicità li seguiranno
e fuggiranno tristezza e pianto.
Parola di Dio
Salmo Responsoriale
Dal Sal 145 (146)
R. Vieni, Signore, a salvarci.
Oppure:
R. Alleluia, alleluia, alleluia.
Il Signore rimane fedele per sempre
rende giustizia agli oppressi,
dà il pane agli affamati.
Il Signore libera i prigionieri. R.
Il Signore ridona la vista ai ciechi,
il Signore rialza chi è caduto,
il Signore ama i giusti,
il Signore protegge i forestieri. R.
Egli sostiene l’orfano e la vedova,
ma sconvolge le vie dei malvagi.
Il Signore regna per sempre,
il tuo Dio, o Sion, di generazione in generazione. R.
Seconda Lettura
Rinfrancate i vostri cuori, perché la venuta del Signore è vicina.
Dalla lettera di san Giacomo apostolo
Gc 5,7-10
Siate costanti, fratelli miei, fino alla venuta del Signore. Guardate l’agricoltore: egli aspetta con costanza il prezioso frutto della terra finché abbia ricevuto le prime e le ultime piogge. Siate costanti anche voi, rinfrancate i vostri cuori, perché la venuta del Signore è vicina.
Non lamentatevi, fratelli, gli uni degli altri, per non essere giudicati; ecco, il giudice è alle porte. Fratelli, prendete a modello di sopportazione e di costanza i profeti che hanno parlato nel nome del Signore.
Parola di Dio
Vangelo
Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 11,2-11
In quel tempo, Giovanni, che era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo, per mezzo dei suoi discepoli mandò a dirgli: «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?». Gesù rispose loro: «Andate e riferite a Giovanni ciò che udite e vedete: I ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciato il Vangelo. E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!».
Mentre quelli se ne andavano, Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? Allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo vestito con abiti di lusso? Ecco, quelli che vestono abiti di lusso stanno nei palazzi dei re! Ebbene, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, io vi dico, anzi, più che un profeta. Egli è colui del quale sta scritto: “Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero, davanti a te egli preparerà la tua via”.
In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui».
Parola del Signore