don Ezechiele Pasotti commenta il Vangelo del 13 dicembre 2015

Nella terza Domenica di Avvento la liturgia ci presenta il Vangelo in cui in tanti chiedono a Giovanni il Battista cosa debbano fare per convertirsi e si domandano se sia lui il Cristo. Giovanni risponde:

“Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco”.

Su questo brano evangelico, ascoltiamo il commento di don Ezechiele Pasotti, prefetto agli studi nel Collegio Diocesano missionario “Redemptoris Mater” di Roma:

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[ads2] Il Vangelo parla di folle in attesa: “Cosa dobbiamo fare?”, chiedono a Giovanni Battista, che si presenta loro con i segni degli antichi profeti, inviati da Dio per aiutare il suo popolo a prepararsi alla venuta del Messia. C’è inquietudine! C’è attesa! Anche oggi c’è tanta inquietudine in noi e attorno a noi. Ma forse più per l’andamento delle borse o per la precarietà del lavoro o l’aumento delle tasse, che per altro! Forse non sappiamo neppure formulare più la domanda della folla: “Cosa dobbiamo fare?” Alle nostre inquietudini ci sono anche timidi tentativi di risposta da parte di ideologie politiche – fallite miseramente – o culturali – ora ci stanno riempiendo la testa con l’ideologia del “gender”: se cancelliamo ogni differenza tra uomo e donna, saremo veramente felici – o ecologiche – siamo in troppi sulla terra, bisogna limitare le nascite, ridurre i consumi, trovare equilibri sostenibili…! Ma il risultato è lo stesso: una solitudine sempre più dilagante, sempre più disperata. E non sono certo i rumori delle discoteche o le estasi delle droghe a strapparci da essa! Fermiamoci un momento! Ascoltiamo il cuore! Giovanni ci annuncia: “Io vi battezzo con acqua, ma viene colui che è più forte di me… Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco”. Il fuoco che brucia e consuma ogni impurità, ogni doppiezza, ogni violenza…, le tante cose inutili con cui, proprio in questi giorni, riempiamo le nostre case… Il fuoco prepara il cuore a ricevere il dono dello Spirito Santo. La vita divina. Il Signore, che viene in questo Avvento e a Natale, è il Figlio di Dio, ci porta in dono la vita di Dio, questa, sì, riempie il cuore e ci rende capaci di farci dono agli altri.

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