Commento a cura di don Emanuele Meconcelli per la trasmissione “Lampada ai miei passi” di radio Kalaritana.
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2ยช Domenica del Tempo Ordinario. Accogliamo il Vangelo che la liturgia ci propone per questa giornata.
Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, mentre Gesรน andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandรฒ: “Maestro buono, che cosa devo fare per avere in ereditร la vita eterna?”
Gesรน gli disse: “Perchรฉ mi chiami buono? Nessuno รจ buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre.”
Egli allora gli disse: “Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza.”
Allora Gesรน fissรฒ lo sguardo su di lui, lo amรฒ e gli disse: “Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo. Poi vieni e seguimi.”
Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andรฒ rattristato; possedeva infatti molti beni.
Gesรน, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: “Quanto รจ difficile per quelli che possiedono ricchezze entrare nel regno di Dio!”
I discepoli erano sconcertati dalle sue parole, ma Gesรน riprese e disse loro: “Figli, quanto รจ difficile entrare nel regno di Dio! ร piรน facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio.”
Essi, ancora piรน stupiti, dicevano tra loro: “E chi puรฒ essere salvato?”
Ma Gesรน, guardandoli in faccia, disse: “Impossibile agli uomini, ma non a Dio, perchรฉ tutto รจ possibile a Dio.”
Pietro prese a dire a Gesรน: “Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito.”
Gesรน gli rispose: “In veritร io vi dico: non c’รจ nessuno che abbia lasciato casa, o fratelli, o sorelle, o madre, o padre, o figli, o campi per causa mia e per causa del Vangelo, che non riceva giร ora, in questo tempo, cento volte tanto in case, fratelli, sorelle, madri, figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrร .”
Famoso episodio: l’incontro con quello che viene comunemente chiamato il “giovane ricco”, del quale poi effettivamente non sappiamo se fosse giovane o meno, ma lo si intuisce un pochettino, forse dal fatto che ha ancora una vita davanti, insomma.
Ma questo testo si inserisce in una cornice piรน ampia, perchรฉ questa persona non vuole lasciare ciรฒ che ha e se ne va via triste. Allora Gesรน fa un discorso sulla ricchezza e sul fatto che รจ piรน facile che un cammello entri per la cruna di un ago che un ricco nel regno dei cieli.
Posto che, insomma, la ricchezza ai tempi di Gesรน veniva considerata anche un segno di benedizione, del favore di Dio. C’era sempre questa mentalitร un po’ retributiva, no? Nella lettura dei fatti della vita. Allora Pietro dice: “Insomma, noi Signore abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito, che cosa ne avremo?”
E Gesรน dice: “Cento volte tanto.”
Ecco, credo che sia questa la vera prospettiva dalla quale inquadrare tutto. Seguire Gesรน non รจ mai un esercizio in perdita. Seguire Gesรน puรฒ essere sicuramente faticoso, impegnativo, ci chiede sinceramente di investire qualcosa di personale, di decisivo. Non si puรฒ seguire Gesรน cosรฌ come si fanno tante altre cose, perchรฉ nelle scelte decisive della nostra vita siamo chiamati ad investire il nostro cuore, la nostra intimitร , la nostra veritร , la nostra bellezza.
Allora รจ chiaro che seguire Gesรน comporta questo tipo di investimento. Ma io e te sappiamo che da questa sequela ne ricaveremo comunque un guadagno, e questo deve essere chiaro.
Perchรฉ molte volte sembra che la vita cristiana sia un peso da sopportare, sia qualcosa che facciamo per gli altri. No! Allora io sono buono e faccio questo per te, mi sono sacrificato, rinuncio a questa cosa. “E certo, avrei voluto farla, perรฒ, insomma, dai, va bene, non fa niente.”
Sai, questa aria un pochettino rassegnata, di chi stringe il capo tra le spalle e sembra dire: “Va bene, per te ho rinunciato a questa cosa.”
Ma il Vangelo non ci parla di questo. Il Vangelo ci parla di una moltiplicazione, di una bellezza che si raggiunge, di qualcosa di piรน.
Abbiamo vissuto questa settimana anche alla luce del brano di Marta e Maria, in cui Maria si era scelta la parte migliore. E allora si tratta davvero di avere questa certezza: seguire il Vangelo รจ il miglior investimento che ci possa essere per la mia vita e per la tua vita.
Io e te siamo capaci di distrarci, di rubare la spensieratezza della nostra intelligenza, del nostro ingegno, della nostra fantasia, della nostra affettivitร dietro a cose di poco conto. Oppure possiamo scegliere qualcosa su cui investire, che ci ripagherร .
E questa รจ la certezza: quando io seguo Gesรน, non lo faccio per te, lo faccio innanzitutto per me, perchรฉ so che il Signore รจ la cosa migliore che mi รจ capitata. Perchรฉ so che seguire lui รจ l’unica vera possibilitร per rendere la mia vita un’opera d’arte. Perchรฉ vedo davvero il desiderio di salvezza, le promesse di felicitร che custodisco nel cuore, non disattese. Non perchรฉ sono chiamato ad essere buono, ma perchรฉ posso essere furbo. Posso essere capace di riconoscere dov’รจ quella parte migliore, dov’รจ il vero guadagno.
Noi abbiamo lasciato tutto e abbiamo ricevuto il cento per uno. Forse chi oggi vive con un po’ di fatica la sua fede ha bisogno di investire un po’, di provare a risperarsi in questa possibilitร , fidarsi del Signore.
Vedere che, quando veramente lo facciamo, quando davvero gli apriamo il cuore, in realtร stiamo solo trovando ciรฒ che solo lui puรฒ darci. Ciรฒ che soltanto puรฒ riempire il nostro cuore di quel bisogno di bellezza, di pienezza e di eternitร che solo in Dio possiamo trovare, e che Gesรน รจ venuto a portare alla porta della nostra vita.
Allora, con questa certezza, con questa scaltrezza con la quale guardare agli investimenti che siamo chiamati a fare, auguro a tutti voi una domenica felice, nella prosecuzione dell’ascolto della programmazione della nostra radio diocesana.
Lampada ai miei passi – commento al Vangelo quotidiano a cura di Don Emanuele Meconcelli.