Come ti sentiresti se ti scoprissi odiato da tutti, o non considerato, non valorizzato, insomma non amato? Te lo dico io: ti sentiresti inutile, spento, come morto.
Tutti nasciamo da un atto di amore. Anche il solo riuscire a portare a termine una gravidanza in piena salute è un atto di amore. Tutti hanno bisogno di amore. L’amore crea, l’amore genera, l’amore fa sognare, l’amore fa resistere, ma soprattuto… l’amore illumina!
Una persona innamorata è raggiante. Ricordiamo gli amori adolescenziali, oppure appena ci innamoriamo di una persona che ci piace davvero tanto. Il nostro volto diventa più radioso.
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Immagina, allora, cosa potrebbe essere se tutti fossimo raggianti al pensiero di essere amati da Dio in una maniera esagerata: tutti si convertirebbero! Invece, spesso, soprattutto noi cristiani assumiamo facce mortificate, diventiamo musoni, lamentosi, dubbiosi…
Tutte le scritture di questa Domenica parlano di gioia ed esortano a rallegrarsi e il motivo è la misericordia di Dio che si manifesta attraverso Gesù. Il salmo (Sal 136/137) ci invita a ricordare l’amore del Signore e a gioire; san Paolo ci ricorda che il peccato ci aveva fatto morire e Gesù ci ha riportati in vita per sempre (Ef 2,4-10).
La gioia è sapere che non è tutto finito. Questa Domenica la liturgia si colora di rosa, a ricordarci che la luce si sta facendo spazio in questo tempo apparentemente arido della Quaresima, dove tutto sembra perdere vita. Invece, tra poco la luce irromperà e darà nuova esistenza e significato alle cose e alla nostra vita.
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Dobbiamo solo rimanere forti e continuare a concentrarci sulla luce, piuttosto che sulle tenebre.
Fonte: il blog di don Domenico | Unisciti al suo canale Telegram @annunciatedaitetti oppure clicca QUI |Visita anche il suo canale YOUTUBE