Quante cose vorremmo dire a Dio, quanti rimproveri per quello che stiamo passando. Ma perché gli chiediamo di aiutarci, ma sembra sordo alle nostre richieste?
Portare i pesi non è facile e il Signore lo sa. Sembra strano, ma quelli che portiamo sono piccoli pesi rispetto a quelli che ha portato Lui. L’amore di Dio ci preserva da pesantezze insopportabili: chi li avverte come tali non ha fede in Dio.
Avere fede infatti, significa fidarsi che il Signore vuole il bene delle sue creature, che il Padre ama i suoi figli e pian piano li educa a portare il peso che potranno sopportare. Dio dà a ciascuno secondo le proprie forze, per cui dire “non ce la farò mai” può essere paragonato a una bestemmia perché non si sta riponendo fiducia in Dio che dona lo Spirito di fortezza.
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Oltre ai pesi però, il Signore dispensa in modo misurato anche la gioia: pensiamo a quanto ci piacerebbe conoscere Dio nella sua totalità. Ricordiamoci quando a messa si annuncia “mistero della fede!”, ossia, quello che stiamo celebrando è qualcosa di così grandioso che non possiamo comprenderlo fino in fondo, se non nel giorno in cui moriremo e saremo ammessi a partecipare alla gloria di Dio in cielo, dove la gioia sarà di una bellezza e di una grandezza incontenibili.
Infatti, se ora provassimo tutta la gioia che Dio può darci, probabilmente esploderemmo perché non riusciremmo a contenerla. Come non pensare all’estasi di Santa Teresa, la mistica che ha fatto esperienza di Dio in modo così singolare e profondo da aver provato un intenso piacere fisico?
Oltre tutto ciò che potremmo pensare, Dio ci preserva nella gioia e nel dolore, ma in piccole dosi ce ne rende anche partecipi, come accade tra innamorati, proprio perché vuole condividere con noi tutto, perché siamo suoi.
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Fonte: il blog di don Domenico | Unisciti al suo canale Telegram @annunciatedaitetti oppure clicca QUI |Visita anche il suo canale YOUTUBE