Gesù attende che ci connettiamo
I comandamenti. Che paura! Sembra che Dio non voglia lasciarci la libertà: ci comanda cosa fare e cosa non fare. Ma che giustizia è?!
Eppure sin da piccoli i nostri genitori ci insegnano cosa è bene fare e cosa no, e anche se non ci piace, solo quando diventiamo grandi ne capiamo il senso. Oggi è difficile trovare genitori che insegnino a connettersi alla vita vera o che non assecondino sempre i capricci dei propri figli.
In ebraico i comandamenti vengono chiamati “Dabar”, parole. Dio consegna a Mosè dieci parole (cfr. Es 20,1-17) per collegarsi a Dio, per non perdersi il meglio della vita. Infatti nel salmo di oggi si risponde: Signore, tu hai parole di vita eterna (Salmo 18).
È alla vita eterna che il Signore ci vuole collegare. Quando nel vangelo Gesù dice: Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere (cfr. Gv 2,13-25), ci sta spoilerando che dopo la morte c’è la vita!
Gesù scaccia i mercanti non solo perché stanno profanando il tempio, ma per far comprendere che quello è luogo in cui ci si reca per incontrare Qualcuno, che quella è la via per collegarsi al Padre sì in maniera virtuale, ma non meno reale e in visione di una concretizzazione nella vita eterna.
All’inizio della Pandemia hanno chiuso le Chiese per precauzione e molti cristiani si sono ribellati. Ma, ad oggi, sono pochissimi i cristiani che vengono per incontrare Gesù, per camminare col Lui verso la vita eterna, per vivere una vita piena. E gli altri dove sono? Poi accendo la Tv e vedo tutti per strada…
Intanto il Signore resta lì, in attesa che ci connettiamo.
Tu dove vai? Dove vuoi andare?
+++Nel seguente video – Curiosità riguardanti il Vangelo della Domenica di Quaresima anno B.+++
A cura di Piotr Zygulski e Annunciate dai tetti.
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