Da questo Vangelo emergono tre consapevolezze che dobbiamo fare nostre e portare sempre con noi specie nei momenti più difficili.
Il Signore porta i suoi amici sul monte e si trasfigura, il suo volto brillò di luce intensa e loro ne rimasero stupiti e quella gioia che li invase durò a lungo e li spinse a voler restare sempre con lui.
Quante volte ci diciamo innamorati del Signore, lo pensiamo, lo preghiamo… e poi appena arriva la prova si spengono i riflettori della gioia e inizia la buia sfiducia? Cominciamo a pensare che Dio non esista, che non vale la pena credere, che Dio si sia dimenticato di me… Io in quei momenti dico: ecco Signore ora mi stai facendo rendere conto di quanto vera sia la mia fede. Spesso quei periodi durano a lungo, ma vivo sempre la consapevolezza che alla fine del tunnel c’è la luce. È sempre così!
Sul monte si sente la voce che quello è il suo Figlio amato e Dio Padre è orgoglioso di Lui…
Gesù è provato da tante situazioni, difficoltà, persone che non gli credono, ma Lui non vive di pareri altrui, la sua vita supera l’opinione comune, perché Cristo non si alimenta della popolarità, bensì dell’amore del Padre. Ecco perché il Dio è orgoglioso di Lui: chi resta nell’amore di Dio e si concentra su quello, non si sentirà sbagliato, né mai sbaglierà, perché tutto ciò che fa sarà dettato dall’amore.
Infine sentiamo che Gesù dice ai suoi discepoli: “Alzatevi e non temete”.
È l’invito che il Signore fa a ciascuno di noi: è un’esortazione a non perdere la fede, ma a essere certi che Dio ci accompagna sempre e non dobbiamo mai temere le cadute. Lui cammina al nostro fianco, di nascosto, sempre pronto a prenderci la mano e rimetterci in piedi. Quanta gente si aspetta da noi che viviamo questo riflesso di Dio. Anche il Signore si aspetta da noi questo atteggiamento. Imitiamolo, così saremo sempre più suoi figli e sempre più amati.
Fonte: il blog di don Domenico | Unisciti al suo canale Telegram @annunciatedaitetti oppure clicca QUI |Visita anche il suo canale YOUTUBE