La circoncisione maschile ai tempi di Gesù (e ancora oggi in alcune culture) dice l’appartenenza a un preciso gruppo culturale.
Nella prima lettura, mentre Pietro attende i suoi compagni che portino dei neofiti, raggiunge Paolo che sta predicando ai non circoncisi pagani e mangia con loro, ma poi ne prende le distanze per non scandalizzare i fratelli più piccoli circoncisi. Paolo lo rimprovera, ma la comunione del loro intento è grande: appartenere tutti a Cristo che con il suo sangue ci ha rendenti e con il suo Spirito ci affratella.
In realtà nessuno dei due ha torto perché entrambi cercano di fare la volontà del Padre e di edificare il Regno, così come la preghiera che ci insegna Gesù.
Anche oggi assistiamo a guerre di fede che nulla hanno a che fare con Dio, perché i fattori culturali della terra che noi abbiamo caricato di significato teologico, spesso anzichè essere motivo di unione diventano causa di dissidi e rotture perché affermano solo le idee di chi le ha prodotte.
Potrebbe mai Dio Padre desiderare di vedere i suoi figli spaccarsi in questo modo?
- pensa a quanti giudizi hai espresso nei confronti di chi vive la fede in modo differente dal tuo… ti sembra giusto?
Fonte: il blog di don Domenico | Unisciti al suo canale Telegram @annunciatedaitetti oppure clicca QUI |Visita anche il suo canale YOUTUBE