A ciascuno di noi risulterebbe offensivo se ad un nostro invito per una festa la risposta degli invitati fosse negativa. Annulleremmo lโevento e chiudendoci nelle nostre considerazioni e rimugineremmo sino al giorno dopo sul perchรฉ di un rifiuto. Incolperemmo alcuni per una cattiva pubblicitร della cosa, verificheremmo se il messaggio di invito fosse abbastanza chiaro, ci chiederemmo se la location non era adeguata o semplicemente ci chiuderemmo in uno sconforto tale da rifiutare ogni interazione fuori di noi.
Gesรน spesso usa parabole per insegnare qualcosa di significativo ai suoi compagni di viaggio, provando a lasciare un messaggio chiaro e preciso partendo da un episodio verosimilmente attuale. Il Vangelo di oggi ci fa entrare nel dialogo tra un padrone di casa che organizza un banchetto e il suo servo; un dialogo sincero e veritiero.
Assistiamo ad un triplice rifiuto dellโinvito: uno per un motivo materiale (lโacquisto del campo); lโaltro per un motivo funzionale (i buoi da provare); il terzo per un motivo sentimentale (il matrimonio). Tutte motivazioni apparentemente legittime e indiscutibili; ma lโevento in questione era molto piรน importante.
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Qui la reazione del padrone spiazzerebbe qualsiasi interlocutore, aprendo il banchetto a ogni individuo trovato per strada, conosciuto o meno, sia pronto che no, cโรจ un rivolgersi a coloro che sono situati nelle piazze e vie; ma anche questo non basta poichรฉ โcโรจ ancora postoโ! Nessuno, quindi รจ escluso dal banchetto di Dio se non coloro che in maniera totalmente autonoma se ne privano rifiutandosi di farne parte! Questo ci permette oggi di guardare al banchetto escatologico che trova il compimento di quella beatitudine nuova: โbeato chi mangerร il pane nel regno di Dioโ.
Questo banchetto non รจ solo una cosa futura, ma giร la Chiesa, noi partecipiamo a questo mediante il Cristo che per noi si รจ abbassato fino al donarsi nellโeucarestia. Paolo nella lettera ai Filippesi, continuando ad incoraggiarli nel camminare in unitร e umiltร reciproca, descrive bene il percorso di Gesรน, il logos eterno. Egli che era nella condizione di Dio, non lo ritenne un privilegio, โma svuotรฒ se stesso assumendo una condizione di servo, divenendo simile agli uomini โฆ facendosi obbediente fino alla morte di croceโ; per questo lโevento della Risurrezione ci comunica una vita nuova, una signoria che รจ al di sopra di ogni condizione! Mentre ci si abbassa, si รจ innalzati!
Lโessere liberi dalle preoccupazioni materiali o terrene ci dona di scendere nel profondo di noi stessi per essere innalzati al suo fianco, eredi di una promessa che non tarda ad attuarsi.
e tu come ti stai preparando al banchetto eterno?
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Fonte: il blog di don Domenico | Unisciti al suo canale Telegram @annunciatedaitetti oppure clicca QUI |Visita anche il suo canale YOUTUBE