Oggi festa del poverello di Assisi, san Francesco.
Il suo esempio di vita convertita completamente a Cristo e quindi ai poveri e agli emarginati, diviene uno stile rivoluzionario che risveglia la Chiesa dagli allori sui quali si era adagiata.
Se inizialmente, infatti, essere cristiani era motivo di scandalo pena la morte, nei secoli il cristianesimo si è affermato come la religione delle persone importanti (imperatori, aristocratici, re, ecc.). Essere cristiani significava poter accedere all’istruzione e altri ruoli di rilevanza.
In quel momento sono iniziati gli anni bui della Chiesa. Ma come sempre il Signore attraverso modelli di santità, illumina i suoi figli con la Sua luce, poiché avevano perso di vista la vera luce. San Francesco era figlio di una famiglia ricca, era soldato, aveva un ruolo nella società. Possedeva beni e ogni piacere mondano. Ma presto sentì che ciò non bastava per vivere una vita davvero degna e dignitosa.
Perdere la luce significa brancolare nel buio: credi di sapere dove andare, ma presto quella certezza ti porta a sbattere. Perché non vedi, non valuti…
Oggi essere cristiani è tornato ad essere una questione di scelta personale più che identitaria e sociale. Oggi si continua a morire per il desiderio di seguire Cristo che è verità e vita. Oggi essere cristiani significa avere il coraggio di farsi piccoli non sapienti, di riconoscersi bisognosi non potenti, di aver bisogno di Dio non di sostituirsi a Lui.
Francesco ha lascito tutto (ricchezza, certezze mondane…) per svuotarsi e lasciarsi riempire da Gesù. Non è stato un fanatico esibizionista, ma un coraggioso cristiano che ha capito che per lasciare agire Dio doveva sopprimere il proprio io fatto di egoismo, arrivismo, narcisismo ecc.
- Oggi prega e chiedi a san Francesco di aiutarti a comprendere si cosa devi ancora svuotarti per riempirti davvero di Cristo e amare come ama Lui.
Fonte: il blog di don Domenico | Unisciti al suo canale Telegram @annunciatedaitetti oppure clicca QUI |Visita anche il suo canale YOUTUBE