don Domenico Bruno – Commento al Vangelo del 31 Marzo 2022

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Commento al Vangelo di Giovedì 31 Marzo 2022 – IV settimana di Quaresima

Lavoro molto con i giovani. Sto rilevando alcuni dati preoccupanti: credono in un uomo molto bravo di nome Gesù che è vissuto duemila anni fa e poi è morto. L’ostia della messa è solo un simbolo che ricorda l’Ultima Cena, e Dio non è detto che esista.

Se per gli adulti è difficile credere nei fondamentali del cristianesimo, non mi stupisce che i giovani diano queste risposte. Ciò che mi preoccupa è: ma in che cosa crediamo veramente? Perché abbiamo fatica a credere?

Gesù nel Vangelo di oggi dice in modo chiaro che i testi sacri anticipano la sua venuta e la sua missione. Eppure si tratta di Scritture redatte centinaia di anni prima della sua nascita. Noto che molti o non conoscono la Bibbia, oppure la conoscono solo da un punto di vista intellettuale, cioè non riconoscendola come Parola di Dio. Ne deriva un bisogno di formulare preghiere per farsi ascoltare, anzichè scrutare ciò che Dio ha già detto!

Gesù avverte che la sua gloria non deriva dalla quantità di preghiere che innalziamo, ma da quanto sapremo riconoscere che Lui è davvero Figlio di Dio, che viene davvero da Dio il quale è veramente Padre e opera tutt’oggi per mezzo dello Spirito Santo.

Se dubitiamo anche di uno solo di questi passaggi, allora abbiamo bisogno di una intensa conversione.

  • e per te chi è Gesù?

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