Nella solennità di Pentecoste la Chiesa festeggia il suo compleanno, perché ricevendo lo Spirito Santo i discepoli iniziano ad essere chiesa, ekklesìa, assemblea. Non nel senso che fanno assembramento, ma in qualunque parte del mondo si trovino ogni volta che si riuniscono nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo intorno all’eucarestia si associano spiritualmente a tutti gli altri.
In realtà lo Spirito è il primo dono che Gesù ci fa dalla croce, motivo per cui molti teologi ci ricordano che la Chiesa è nata sotto la croce. Resta il fatto che quello spirito ci unisce: tra noi e con il cielo, quindi sia in senso orizzontale che in senso verticale, proprio come fa la scala: unisce due estremità.
Inoltre lo Spirito agisce come una scala: se hai delle difficoltà, invocando lo Spirito impari ad attraversarle. Così la scala, se la metti su una grande buca ti permette di attraversarla. Se vuoi fare esperienza di Dio, se vuoi scrutare la Bibbia, invocare lo Spirito Santo ti avvicina a Lui, proprio come fa una scala che unisce la terra all’alto.
Non dobbiamo mai pensare di farcela da soli, perché lo Spirito è una grazia che ci è donata e dobbiamo accoglierla per farla funzionare.
Fonte: il blog di don Domenico
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