ยซSignore, sono pochi quelli che si salvano?ยป.
ร una domanda molto concreta quella con cui inizia il Vangelo di oggi. Infatti si puรฒ cadere in una doppia trappola: o pensare che nessuno potrร mai salvarsi perchรฉ la radicalitร del Vangelo รจ inapplicabile alla vita concreta, oppure pensare che la salvezza รจ un dono che non richiede nessuna nostra libertร perchรฉ agisce come una magia sulla vita di tutti.
Gesรน usa unโimmagine che ci salva da questa doppia deriva: โSforzatevi di entrare per la porta stretta, perchรฉ molti, vi dico, cercheranno di entrarvi, ma non ci riuscirannoโ. Parlando di porta Gesรน ci dice chiaramente che la salvezza non รจ un muro contro cui andiamo a sbattere, ma una possibilitร che si apre concretamente davanti a noi. Gesรน non ci viene a proporre una salvezza impossibile, ma una salvezza che si dร a noi appunto come possibilitร .
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Ma essa non รจ a costo zero perchรฉ subito specifica che questa porta รจ stretta, quindi per passarvi bisogna abbandonare tutta la zavorra che ci impedisce il passaggio. Questa zavorra รจ lโapparenza, รจ il sentirsi al sicuro solo perchรฉ si vive incasellati in un posto che sembra dirci che sicuramente siamo dalla parte giusta.
Non servirร a nulla presentare le nostre credenziali del mondo quando dovremmo rendere conto della nostra vita: โSignore, aprici. Ma egli vi risponderร : Non vi conosco, non so di dove siete. Allora comincerete a dire: Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze. Ma egli dichiarerร : Vi dico che non so di dove siete. Allontanatevi da me voi tutti operatori dโiniquitร !โ.
Non ci salveranno i registri delle nostre appartenenze ecclesiali e sociali, ma solo la giustizia di come avremo realmente vissuto.
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Fonte: il blog di don Domenico | Unisciti al suo canale Telegram @annunciatedaitetti oppure clicca QUI |Visita anche il suo canale YOUTUBE