Sembra che Gesù sia un po’ scostumato nelle risposte che dà. Probabilmente oggi lo avvertiremmo così. Ma Gesù è senza fronzoli e parla diretto e chiaro: Seguimi, lascia i morti e annuncia il regno, chi inizia a seguirmi e poi ripensa a quanto stesse meglio prima non è adatto al regno di Dio.
Ecco questa è bella: tutti restano affascinati dal Signore e gli promettono di seguirlo, e poi quando vedono che la sequela è difficile sentono il bisogno di tornare indietro e lo fanno. Questo significa che non c’è vera fiducia in Dio: chi inizialmente ha scelto di seguire Gesù è perché si sentiva libero con lui, si sentiva gioioso tanto da lasciare tutta la propria vita e dedicarsi a Lui.
Nei momenti di prova siamo più deboli, ed è forte la tentazione di fare come Israele che nel deserto, mentre veniva liberato da Mosè, piangeva le difficoltà del momento presente preferendo i maltrattamenti di una vita e le cipolle d’Egitto.
“Nessuno che mette mano all’aratro e poi si volge indietro è adatto per il regno di Dio”. Chiunque ha una vocazione a seguire Cristo, e Lui dona la forza per seguirlo. Chi si abbatte ai primi ostacoli non sta mostrando fede nello spirito, ma in se stesso. E “non è adatto per il regno di Dio”.
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