don Domenico Bruno – Commento al Vangelo del 25 Giugno 2023

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Quando facciamo esperienza di amore siamo felici e questa felicità giunge a contaminare tutti i luoghi in cui viviamo: siamo diversi a lavoro, in famiglia, con gli amici… 

Difficilmente sperimentiamo l’amore in modo pubblico e plateale: quello vero resta sempre un episodio nascosto, privato, intimo… I ragazzini, ad esempio tendono a mantenerlo segreto nel primo periodo e poi, pian piano, lo palesano.

La fede è la relazione d’amore che coltiviamo con Dio Padre, è il luogo e il momento in cui il Signore ci fa sentire amati, unici e speciali. Questo provoca in chi si sente amato forza, coraggio e desiderio di agire. È molto raro che Dio faccia sperimentare il suo amore a un insieme di persone attraverso eventi comuni: potrebbe venirci in mente la storia del popolo di Israele: la liberazione dall’Egitto, il passaggio nel Mar Rosso… eppure non tutto il popolo si è dimostrato fedele e capace di riconoscere questo amore e di contraccambiarlo.

Quando Gesù dice “quello che vi dico nelle tenebre” intende dire: durante i tuoi momenti bui, quando ti sei fidato e affidato a me ti ho detto quella parola che ti ha salvato, ti ho fatto fare quell’esperienza che ti ha cambiato… Quanto poi dice che “nulla vi è di segreto che resterà nascosto” significa: ogni cosa che ti ho svelato nell’intimo del tuo cuore sarà conosciuta da chi ti è intorno, perché si renderanno conto di ciò che stai provando e vivendo.

La relazione con Dio, la fede, non è questione privata: se vissuta profondamente diventa parte del nostro quotidiano e si riversa nelle nostre azioni, parole, scelte…

Gesù dice, finanche, che ciò che abbiamo sperimentato nel segreto deve essere raccontato dalla terrazze: anticamente le terrazze erano i luoghi più alti da cui fare annunci importati per essere ascoltati da tutti. Il Signore invita a rendere tutti partecipi di quella gioia e di quell’amore che abbiamo sperimentato nel cuore. Oggi le terrazze sono i luoghi in cui incontriamo amici e parenti, dalle tavole ai social. È bello raccontanre al mondo quella scintilla che ci ha convinti di essere credenti, che ci ha fatto sperimentare che vale la pena credere, quell’amore che ci ha conquistati.

Allora dobbiamo ritrovare le profonde motivazioni della scelta di fede e testimoniarla a quanti incontriamo affinché anch’essi sentiranno il desiderio di fare un’esperienza simile alla nostra.

L’amore se non è contagioso nella gioia e nell’imitazione, allora è poco autentico.

Fonte: il blog di don Domenico | Unisciti al suo canale Telegram @annunciatedaitetti oppure clicca QUI |Visita anche il suo canale YOUTUBE