don Domenico Bruno – Commento al Vangelo del 25 Giugno 2022

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Commento al Vangelo di Sabato 25 Giugno 2022 – Cuore immacolato della BVM

Quanta dolcezza nelle parole di Maria una mamma preoccupata, scossa dall’apparente sgarbo operato dal figlio… ma non per questo si scompone. Maria ci insegna la dignità della persona che a volte perdiamo negli attacchi di rabbia, ci insegna anche come poter avere un risultato efficace pur utilizzando modi composti e privi di veleno, di turpiloqui, a cui invece noi più o meno ci abbandoniamo, se non con la bocca almeno con il pensiero.

«Figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo». Maria non rimprovera Gesù accusandolo come spesso sono invece i nostri rimproveri. La Vergine parte invece da se stessa, dai suoi sentimenti e quelli del padre putativo, Giuseppe: eravamo angosciati, in preda alla paura perché noi abbiamo il compito di proteggerti, Dio ci ha dato il compito di starti accanto.

Chiedendo poi: perché ci ha fatto questo, Maria mette in condizioni il suo bimbo di fare memoria e chiamare per nome il suo atteggiamento. E il bambino risponde con lo stesso garbo. Si può quasi evincere che stare con Maria significa stare alla scuola della buona e della pacifica educazione.

Chi ha detto che per ottenere rispetto servono necessariamente atteggiamenti proibitivi, minacce o percosse?

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