Gesù entra a Gerusalemme. Ho voluto leggere questo Vangelo che spesso passa un pò in sordina rispetto al Passio, eppure è bello.
Siamo abituati a vedere Gesù rifiutato, minacciato, circondato… ma è importante stampare nelle nostre menti la gioia di chi lo sa accogliere. Gesù è gioia. E non è un falso umile che cerca di fuggire la gloria che gli stavano dando, perché la gente era davvero incantata e sollevata dalla sua presenza.
Gli onori che la gente gli riserva è il risultato di quanto il Signore al suo passaggio tra la folla abbia fatto sentire importanti e amati ciascuno. L’ingresso trionfante di Gesù a Gerusalemme è la realizzazione di un’altra profezia. È significativo che Gesù chiede ai suoi discepoli di andare nel villaggio e prendere un puledro e quando gli avessero chiesto perché, avrebbero dovuto rispondere come Gesù aveva loro indicato.
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Gesù ci chiede di fidarci delle sue parole. La sua parola è vita. Nessuno la può ostacolare. La settimana prossima lo vedremo: nemmeno la morte ha l’ultima parola sul Signore, perché è Signore della vita!
Infine, il significato dei mantelli e delle fronde, ossia le palme. Sono due segni di onore: il mantello sarà imposto a Gesù anche quando sarà messo alla colonna dove lo scherniranno chiamandolo re. Effettivamente è il suo mantello regale, colore del martirio che sta per subire. Tutt’ora i re, come il Papa, usano ermellini rossi, segno di amore profondo per il popolo verso il quale deve essere sempre pronto a versare il sangue pur di difenderlo e mantenerlo in vita.
E poi le palme, specie quelle di ulivo: sotto il sole riflettono la luce sembrando quasi dorate. Un altro segno della regalità, l’oro, ma la palma è anche segno del martirio, ossia di coloro che hanno vinto il mondo per difendere il loro ideale di vita. Insomma, l’equivalente della medaglia d’oro olimpica.
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Con Gesù non dobbiamo temere di affrontare gioie e dolori, ma vivere nella certezza che con Lui saremo sempre vincitori.
Entriamo, allora, a Gerusalemme con Gesù, e questa settimana prendiamoci l’impegno di accompagnarlo fin sotto la croce, senza che nulla ci possa distrarre. Così vedremo la gloria riservata a tutti i fedeli.
Fonte: il blog di don Domenico | Unisciti al suo canale Telegram @annunciatedaitetti oppure clicca QUI |Visita anche il suo canale YOUTUBE