don Domenico Bruno – Commento al Vangelo del 24 Febbraio 2023

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Siamo sempre pronti a fare paragoni, come se la fede fosse una formula da appiccicare a ogni situazione o persona. La fede è una relazione personale e unica tra un credente e Dio. Il Signore infatti, chiede a ciascuno qualcosa in base al proprio vissuto, alle proprie inclinazioni, alle proprie forze…

Che senso ha digiunare e non saper perdonare o non saper spendere una parola buona verso qualcuno che magari non ci va a genio?

Che senso ha pregare se poi non siamo disposti a cambiare e a fare ciò che il Signore chiede?

Che senso ha fare la carità al ragazzo che chiede l’elemosina e non farsi operatori di pace in situazioni in cui preferiamo farci i fatti nostri?

Nel Vangelo Gesù ricorda che digiuno e lutto sono segni di penitenza: se ci pentiamo tutto ha senso, altrimenti dobbiamo sapere riconoscere chi è lo sposo e imparare a rallegrarci con lui e in lui, cioè comprendere bene cosa ci dice attraverso la sua Parola.

  • e tu quale impegno hai preso per vivere questa Quaresima? 

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