Nella vita non è importante se si cade o no, è importante lasciarsi accogliere dal giusto terreno.
La vita spirituale nasconde la tentazione di voler volare alto, di sentirsi migliori di altri, di ricoprirsi di esperienze entusiasmanti… Una vita spirituale davvero santa, invece, richiede la capacità di tenere la propria vita libera dalla superficialità, dai facili entusiasmi, dalle preoccupazioni soffocanti, dalla sfiducia.
Spesso alcune cattive esperienze dell’essere Chiesa ci abbattono, e addirittura ci fanno “perdere la fede”. La fede è un seme che va coltivato. L’impegno è fare in modo che durante la semina, quel seme cada sul terreno giusto, quello che porta un frutto vero. Robusto!
Come si chiama questo terreno? Dio. È Lui che fa crescere e fruttificare in noi la fede. Se crediamo di poter fare senza di Dio o se crediamo di dover fare sempre di testa nostra, magari il frutto del seme sembrerà entusiasmante, ma poi si dimostrerà un fallimento.
La vita spirituale è «lasciare agire la Grazia scegliendo deliberatamente di non intrometterci con la nostra solita mania di tenere sotto controllo tutto». (Don Luigi Maria Epicoco)
La grazia da domandare non è chiedere di non cadere, ma di cadere nel terreno giusto, quello di Dio, e lasciare fare a Lui.
Fonte: il blog di don Domenico | Unisciti al suo canale Telegram @annunciatedaitetti oppure clicca QUI |Visita anche il suo canale YOUTUBE