Gesù parla e chi lo ascolta non avverte altro bisogno che stare con Lui.
Nel Vangelo (Lc 9,11b-17) è Gesù ad avere premura che i suoi ascoltatori si rifocillino. Gesù non vuole che si viva in modo disincarnato e non ci si curi del proprio corpo, del cibo per la sussistenza.
Molta gente invece crede di fare cosa buona e gradita a Dio mortificando il cibo per pregare soltanto. Ma Dio lo sa: “a stomaco pieno si prega meglio” (potremmo dire!).
Il Signore ci insegna anche che la sua Parola deve incontrare l’umanità: senza pane terreno, non possiamo arrivare al Pane del cielo. Senza sperimentare la nostra umanità, non possiamo conoscere a quale santità siamo chiamati.
Gesù si è fatto pane, si è incarnato, e sperimentando la carne umana ha potuto aiutare e consigliare opportunamente chi lo seguiva.
E come Gesù si è donato attraverso il suo corpo, chiede anche a noi di donarci: nel Vangelo quando i discepoli non sanno come sfamare la folla, Gesù dice “voi stessi date loro da mangiare”.
È una frase in Voi stessiè sia soggetto che oggetto: Gesù vuole che noi ci doniamo affinché altri possano nutrirsi di noi (uomini di Parola), ma dice anche che dobbiamo essere noi stessi a impegnarci perché altri possano mangiare.
Ultimo aspetto: Gesù dice: “Fateli sedere a gruppi di cinquanta”. Sta invitando all’ordine, perché senza ordine esteriore non ci potrà essere un ordine del cuore e viceversa.
Quanta gente sola e povera vive abbandonata a se stessa: la nostra missione è aiutare gli altri a trovare il senso della propria vita.
Quante persone vivono disordini personali e di ogni tipo: il nostro compito è aiutarle a rimettere ordine e dare priorità alle cose che contano davvero!
Gesù è l’energia della nostra vita, senza eucarestia, senza pane del Signore, la vita muore.
- Di quale pane sto nutrendo la mia vita in questo tempo?
- In che cosa devo mettere ordine nella mia vita?
- Questa settimana farò visita a qualcuno che è solo o demotivato…