don Domenico Bruno – Commento al Vangelo del 23 Febbraio 2022

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Giovanni, il discepolo amato da Gesù forse era il più giovane di tutti gli altri. È colui che poi appoggerà la testa sul petto del Signore come per ascoltare non solo le parole del Maestro, ma la sua fonte: il cuore, quello cuore di figlio che batte a ritmo del cuore del Padre.

Fino ad allora, però, Giovanni deve ancora imparare tante cose. Ad esempio non ha capito che evangelizzare non significa farsi seguire, ma far seguire Gesù, legare a Lui.

Gesù avverte che il vero bene viene solo da Lui, e la potenza del suo Spirito per farsi strada si serve sempre di cuori disponibili. Il compito di ogni discepolo non è legare le persone a sé o compiere miracoli spettacolari, ma l’unico più grande miracolo: preparare i cuori più duri ad accogliere lo Spirito di Dio che opererà in loro.

A volte crediamo chissà cosa bisogna fare per far vedere che crediamo in Dio, e spesso dimentichiamo che la cosa più importante è quella più invisibile: pregare gli uni per gli altri. Pregare per restare uniti al Padre.

L’essenziale è invisibile agli occhi.

  • Cosa è essenziale per te?

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