Il tema del perdono da sempre interpella il cristiano di ogni tempo. Pietro pensa al perdono come un mettere a posto la coscienza: «fino a sette volte»; mentre Gesù parla del perdono come di un cammino. La risposta di Gesù dilata all’infinito i confini del perdono.
Non è questione di moltiplicazione, piuttosto di una mentalità nuova a cui ciascuno di noi è chiamato. Il perdono non può essere ridotto ad un’osservanza della Legge ma è un dare vita, ovvero “restituire la vita a colui al quale dovrebbe essere giustamente tolta”.
Perdonare significa sfuggire dalla logica dei due pesi e due misure illustrata da Gesù nella parabola. Gesù non cerca la pienezza della legge, ma la pienezza del cuore. Il perdono è un esercizio che dilata il cuore, difatti un cuore che non perdona è un cuore atrofizzato.
Riusciremo a perdonare «settanta volte sette» quando avremo il coraggio di perdonarci e di accogliere il perdono di Dio, solo allora riusciremo a perdonare di cuore al nostro fratello.
- E tu preferisci fermarti al sette, alla pienezza della Legge, o andare oltre il sette, cercando la pienezza del cuore?
Fonte: il blog di don Domenico | Unisciti al suo canale Telegram @annunciatedaitetti oppure clicca QUI |Visita anche il suo canale YOUTUBE