Commento al Vangelo di Giovedì 21 Luglio 2022
XVI settimana tempo ordinario
Nel Vangelo Gesù esce dalla metafora e denuncia esplicitamente l’insensibilità spirituale dei suoi interlocutori, che li porta a presumere di essere nel giusto e li rende incapaci di un corretto rapporto con Dio.
Oggigiorno c’è una progressiva diminuzione della pratica religiosa, frutto di una corrente culturale che non rifiuta Dio, ma semplicemente lo ignora, a questo si unisce un atteggiamento etico molto distante dalla sensibilità evangelica che si traduce in una fragilità familiare sempre più evidente, in un inverno demografico, in una insistenza sull’opportunità di porre fine alla sofferenza anche interrompendo l’esistenza delle persone.
Anche la visione della sessualità porta con sé una demolizione di punti di riferimento per valutare la bontà o meno dei comportamenti.
Come Gesù che parlava con prudenza e per immagini, anche oggi si è costretti a un’estrema cautela nell’affrontare argomenti morali. Da una situazione così critica si potrà uscire solo a condizione di ritrovare punti di riferimento definiti in Dio, nella realtà oggettiva della persona umana e nell’autorevolezza della Chiesa.
- Ho la presunzione di bastare a me stesso, me stessa?
Fonte: il blog di don Domenico | Unisciti al suo canale Telegram @annunciatedaitetti oppure clicca QUI |Visita anche il suo canale YOUTUBE