Gesù compie un esorcismo. Oggi riconosciamo che quel ragazzo aveva attacchi epilettici. In ogni caso Gesù lo libera e lo guarisce. I suoi discepoli restano delusi perché nonostante il mandato ricevuto dal Signore non erano riusciti a guarirlo. Gesù afferma: «O generazione incredula! Fino a quando sarò con voi? Fino a quando dovrò sopportarvi? Portatelo da me». E glielo portarono.
Due cose importanti: anzitutto non si può essere guariti dal Signore se non lo si accoglie. E infine, la guarigione è il prodotto di una preghiera comunitaria, di una comunità che prega insieme per chi ha bisogno e porta nella preghiera la guarigione di un fratello. L’auto referenzialismo non funziona. Infatti, i discepoli non riescono a guarire il giovane perché non stavano operando insieme, ma ciascuno per sé. Forse il loro intento non era portare quel ragazzo al Signore, ma mostrare la loro bravura.
Quante volte chiediamo dei miracoli al Signore e questi puntualmente non arrivano. Certo, essere autoreferenziali, pensare a se stessi e ai falsi bisogni che crediamo di avere, non sono atteggiamenti che ci mettono in relazione con Dio e non creano comunità. È proprio vero: l’unione fa la forza.
Oggi prega con alcune persone per qualcuno che ne ha bisogno.
Fonte: il blog di don Domenico | Unisciti al suo canale Telegram @annunciatedaitetti oppure clicca QUI |Visita anche il suo canale YOUTUBE