Si respirano venti di guerra. Come se l’umanità non fosse già abbastanza provata dalla pandemia ancora in corso. Se vogliamo sventare un pericolo, dovremmo ricercarne le cause perché è quello che ci muove a fare o no qualcosa.
Spesso siamo mossi solo dall’amore per noi stessi, pur dicendo di amare Dio. Sì, ma quale dio ami?
Gesù cerca di stanare la falsa immagine di Dio che ciascuno si porta dentro e ci dice come fare: amare i propri nemici significa saper amare quelli che Dio ama, cioè tutti.
Fare qualcosa per avere in cambio, significa saper amare anche gli ingrati e quanti sono impossibilitati a ricambiare, quindi un amore incondizionato.
Comportarsi come vorremmo che gli altri facciano con noi è bello perché dà all’altro l’esempio di come si può essere gentili, ma non arriverebbe ancora alla radice. Ha il sapore di civiltà, ma ancora non riesce a riconoscere l’altro come fratello.
Ecco che Gesù dice: amate come ama il Padre vostro. Dio Padre ama tutti in modo incondizionato, perché tutti gli sono a cuore, ha cura di tutti perché tutti sono suoi figli. È importante riconoscere Dio come Padre perché è in Lui che possiamo riconoscerci figli e fratelli. E là dove questo legame è vissuto tenendo veramente Cristo al centro, non ci sono lotte tra fratelli o tra genitori e figli perché non c’è egoismo.
Dunque bisogna chiedersi:
- Cosa e chi ho davvero nel cuore?
- Chi è davvero il confronto con il quale prendo le mie decisioni e faccio le mie scelte: Gesù o il mio egoismo che tutto vuole avere e nulla vuole dare?
Fonte: il blog di don Domenico | Unisciti al suo canale Telegram @annunciatedaitetti oppure clicca QUI |Visita anche il suo canale YOUTUBE