Mi capita spesso di sentire di gente depressa. Può capitare. Ma quando sento di ragazzini depressi, allora mi preoccupo.
Un’esistenza bruciata sul nascere è una vita che sta mettendo le radici nel terreno sbagliato, è una vita che vorrebbe volare ma anziché sollevarsi in volo, pensa sia meglio lanciarsi da un’altura. Il problema è che non sappiamo volare, quindi bisogna prima imparare a farlo.
Nel Vangelo di questa domenica (Lc 24,46-53) Gesù prima di andar via dice ai suoi discepoli che quando lui andrà via essi saranno rivestiti di potenza, cioè riceveranno lo Spirito Santo che darà loro ogni capacità che umanamente è incomprensibile. E “mentre li benediceva si staccò da loro e venne portato in cielo”, e la cosa più bella è che i discepoli tornarono a casa “pieni di gioia”.
Il Signore vuole portarci in cielo con sé e lo fa partendo dalla nostra gioia terrena. Se non sei felice, non stai vivendo e se la tua felicità dura troppo poco, vuol dire che la stai cercando nel modo e nel posto sbagliato.
Gesù ci dà la possibilità di elevarci, di farci volare.
Non accontentarti di un’esistenza bassa, mediocre! Chi vive la vita con fede può toccare il cielo con un dito!
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Mentre li benediceva veniva portato verso il cielo.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 24, 46-53
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni. Ed ecco, io mando su di voi colui che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall’alto».
Poi li condusse fuori verso Betània e, alzate le mani, li benedisse. Mentre li benediceva, si staccò da loro e veniva portato su, in cielo. Ed essi si prostrarono davanti a lui; poi tornarono a Gerusalemme con grande gioia e stavano sempre nel tempio lodando Dio.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.