Quanto è bello che qualcuno ogni tanto ci ricordi la nostra capacità di amare. Oggi Gesù fa proprio questo nel Vangelo.
“Chi vuole venire dietro a me rinneghi se stesso prenda la sua croce e mi segua”.
Questa esortazione non è un invito al dolore e alla sofferenza, non è una prospettiva di penitenza o di mortificazione, ma è il ricordo del fatto che nel tuo cuore Dio ha messo un’immensa capacità di amare che le tende del tuo cuore sono estensibili molto di più di quanto tu pensassi e di quanto fossero le tue aspettative.
Chi vuole essere discepolo di Gesù deve smettere di essere ripiegato su se stesso e di pensare solo a se stesso, perché nel suo cuore c’è un’immensa capacità di amare proprio come Gesù: andare dietro a Lui significa essere disponibili fino all’amore della croce, cioè un amore totale che è la dimensione attraverso la quale noi siamo resi veramente e pienamente felici.
- Tu segui il Signore con qualche riserva?
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