Meditare su questo brano significa fare memoria di tutte le volte in cui ci comportiamo male o con indifferenza nei confronti di qualcuno e poi vediamo che quella persona riceve una bella ricompensa e noi ne soffriamo anzichè gioire.
È il tipico atteggiamento dell’egoista che vuole tutto per sé. La Quaresima ci invita a fare un esodo, ad uscire da noi stessi, a imparare a guardare anche i bisogni degli altri, piuttosto che guardare sempre gli altri come strumento per soddisfare i propri bisogni.
L’altro è un dono che può arricchirci se sapremo guardarlo nella sua interezza e non solo in ciò che ci conviene: approfittare di qualcuno perché è servizievole e disponibile, scartare qualcuno perché mi infastidisce un suo particolare atteggiamento…
La santità si costruisce sforzandosi di convivere ognuno con i propri modi, cercando di livellare quelle spigolature che ci rendono incompatibili, ma pur sempre umani.
- Desideri essere santo/a? Cosa fai per diventarlo?
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