don Domenico Bruno – Commento al Vangelo del 17 Dicembre 2022

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La genealogia di Gesù, anziché una fredda ripetizione di nomi astrusi, è una fantastica professione di fede nella sua vera umanità. Gesù non si è calato dall’alto, non è piovuto dal cielo come un meteorite, non è uno spirito divino che si manifesta sulla terra. Gesù, il Figlio di Dio, è pienamente inserito nell’umano, è anche figlio degli uomini attraverso Giuseppe, il custode, e Maria, la Madre.

Giuseppe gli assicura l’immersione nella storia, Maria l’immersione nella natura. La presenza nella sua genealogia di personaggi negativi e di altri quantomeno problematici assicura che Gesù non ha percorso una via preferenziale, ma è passato attraverso le creature così come sono. Un Dio che si innesta così profondamente nell’umano non è facile da accettare, è un Dio che disturba, che viene a mettersi in mezzo, a importunare.

È disdicevole: molto meglio che resti “puro spirito” e che compaia, senza intrecciarsi con le nostre storie, spesso fatte di miserie e di fragilità. Il Figlio di Dio non ha optato per una genealogia da “sangue blu”; incontrerà santi e peccatori, gente stimata e gente emarginata, ricchi e poveri, potenti e inermi.

  • Sei capace di stupirti di fronte al Dio che tra pochi giorni, ancora una volta si presenta Bambino anche per te?

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