don Domenico Bruno – Commento al Vangelo del 16 Ottobre 2023

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Fidarsi è un atto molto difficile. Se fidarsi delle persone che conosciamo e vediamo è difficile, figurarsi quanto possa esserlo fidarsi di Gesù che non conosci e non vedi.

Sì, dobbiamo ammettere che Gesù non possiamo dire di conoscerlo. Conoscere qualcuno davvero, significa aver fatto esperienza di quella persona, nel bene o nel male.

L’esperienza deriva dalla frequentazione e non certo per il sentito dire. Ora, noi abbiamo sentito parlare di Gesù da un catechista, dai genitori, dai nonni o qualche parente… ma quando hai incontrato realmente Gesù al punto che ti ha cambiato la vita? I sacramenti possono aiutarci a questo.

È del tutto improbabile che quando facciamo un’esperienza forte restiamo come eravamo. Quando incontriamo la persona della nostra vita, o l’idolo che inseguivamo da tempo, qualcosa nel nostro modo di vivere cambia.

Se per credere in Gesù abbiamo ancora bisogno di segni, allora stiamo cercando un mago, uno showman, un illusionista… La salvezza che Gesù ci ha donato con la sua morte e risurrezione è il segno che cerchiamo. Dobbiamo solo crederci. Davanti alla croce e davanti al racconto della risurrezione, che diversi testimoni ci riportano, dovremmo tremare. Se Gesù è risorto vuol dire che vive in mezzo a noi e con il Battesimo i fedeli sono diventati cristiformi, cioè hanno assunto la sua forma, sono diventati come Lui: figli di Dio e vivranno in eterno.

Allora, incontrare altri fedeli che cercano di vivere la fede per incontrare Gesù e vedere come essi provano a superare i propri limiti umani, questo non è solo il segno ma la certezza di aver trovato il Signore che ci sta comunicando qualcosa di possibile e reale attraverso quel fratello o quella sorella!

Il Signore si incontra stando insieme.

  • e tu l’hai incontrato? Che tipo di esperienza hai fatto di Gesù?

Fonte: il blog di don Domenico | Unisciti al suo canale Telegram @annunciatedaitetti oppure clicca QUI |Visita anche il suo canale YOUTUBE