Quando conosciamo bene una persona ne cogliamo anche le sfumature del carattere: sappiamo riconoscere se qualche parola è scherzosa nonostante il tono duro, o vuole essere offensiva. Sappiamo, inoltre, riconoscere se il suo sguardo è davvero amorevole o distaccato…
Insomma, più ci si conosce e ci si frequenta e più siamo in grado di riconoscere le vibrazioni del nostro cuore.
Oggi il Signore nella seconda lettura ci invita ad amarci gli uni gli altri come ci ha amati il Padre: Dio Padre ama anche quando la sua creatura non lo meriterebbe. Il punto debole di Dio è l’amore, non sa resistere alle sue creature. Per entrare nel cuore di Dio, inoltre, bisogna imparare ad agire con il suo cuore, cioè somigliargli in questo amore perché “Chiunque confessa che Gesù è il Figlio di Dio, Dio rimane in lui ed egli in Dio”.
Dire di credere non basta, ma bisogna conformarsi a quell’amore che è Dio e che è in Dio!
Oggi preghiamo per la santificazione dei sacerdoti, affinché il loro cuore diventi come quello di Gesù e chiunque si accosti a loro possa fare esperienza autentica dell’amore di Dio Padre nonostante le proprie fragilità.
Fonte: il blog di don Domenico | Unisciti al suo canale Telegram @annunciatedaitetti oppure clicca QUI |Visita anche il suo canale YOUTUBE