don Domenico Bruno – Commento al Vangelo del 15 Ottobre 2022

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È un po’ ambiguo questo brano. Sembra quasi che non si sia possibilità di pentirsi e quindi nessuno può salvarsi dalla dannazione eterna.

Parto da un esempio: conosco un anziano allettato e che per i dolori bestemmia. Ogni volta che andavo per far visita alla moglie lo sentivo bestemmiare e lamentarsi anche per la mia presenza. Non mi ha mai permesso di salutarlo. L’ho rispettato. 

La moglie piangeva perché avrebbe voluto che si convertisse. Ogni volta la lasciavo dicendole: preghiamo insieme per lui, anche se a distanza. 

Dopo quasi un anno quell’uomo mi ha chiesto confessione e comunione perché il Signore per lui è importante ma non riesce ad accettare la malattia. Ma ora sa che il Signore lo ama e la sua condizione è un insegnamento che Dio gli sta dando. Anche se non l’ha ancora capito.

Lo Spirito Santo va invocato e bisogna lasciarlo agire. Lui ci insegnerà ogni cosa se ci affidiamo davvero. Davanti a questo pentimento non c’è misericordia che tenga!

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