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don Domenico Bruno – Commento al Vangelo del 15 Luglio 2024

Commento al brano del Vangelo di: Mt 10,34-11,1

“Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; non sono venuto a portare pace, ma spada”.

Gesù parla anzichè di unione, di separazione. In effetti queste parole possono sembrare fuorvianti, in realtà ampliano tutto l’insegnamento di Gesù.

Il Signore sa che esistono due tipi di pace: quella che gli uomini accordano da sé, che però è spesso frutto di inganni, accordi di interesse, false promesse o parole non autentiche (le cosiddette bugie alle quali diamo il colore bianco per farle sembrare meno gravi, ma in realtà provocano lo stesso danni). Questo tipo di pace può venire presto meno e a quel punto si creano dissidi ancora più violenti.

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Esiste poi una pace più solida, quella attorno alla quale può esserci qualche errore, ma c’è qualcosa di profondo che lega e aiuta a superare i limiti umani: è la pace di Cristo che ci è stata donata con il suo sangue.

La prima pace è frutto di un male nascosto, di mancanza di rispetto altrui, di prese in giro per giungere a un proprio fine rassicurando che sia tutto buono. Il demonio opera così: mette a posto le coscienze per poter agire indisturbato.

Gesù dice chiaramente che viene per distruggere questa pace per una vita più autentica! Questo richiede di chiamare le cose per nome, nella verità che a volte possa anche fare male. È come quando un genitore si crea aspettative su un figlio il quale inizialmente non vuole deludere ma poi scoppia e prende in mano la propria vita. Questo comporta delle divisioni, ma che sono benevole, aiutano ad essere autentici.

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In questo discernimento bisogna lasciare spazio alla Verità, ossia a Dio. Egli infatti vuole che siamo felici, ci indica la strada perché ci sentiamo realizzati e secondo i carismi che ci mette nel cuore. Ma per far questo c’è bisogno di ascolto e tanta guida, per evitare di aderire a un bene che in futuro non ci porterà pace, ma frustrazione.

Essere santi parte dall’ascolto che diamo al Signore e al posto che riserviamo a Lui.

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