โVenite e vedreteโ. Questa รจ la risposta di Gesรน a quelli che lo riconoscono Maestro e gli chiedono dove dimori? Qual รจ la tua abitazione?
Anzitutto Giovanni indica Gesรน come colui che va seguito e decentra da se stesso. Oggi รจ sempre piรน difficile trovare guide che sappiano rimandare al vero Dio da seguire. Sempre piรน spesso desideriamo di essere influenze, persone che influenzano e plasmano gli altri, tutti vogliamo essere maestri per sentirci adorati da un gruppo di discepoli. In campo educativo sono pochi gli esempi buoni di chi, pur camminando con le persone, sa davvero rimandare a Dio ritenendosi a sua volta ancora in cammino.
La meraviglia รจ la domanda che fanno a Gesรน: dove abiti? Abitazione ha la stessa radice di abitudini, ossia quelle azioni che ripetiamo frequentemente e che dicono chi siamo realmente. La casa รจ il luogo dove ognuno si mette a proprio agio ed essa riflette la personalitร di chi la abita.
Non a caso invitare qualcuno a casa propria รจ una cosa molto profonda da non sottovalutare, significa che vogliamo che quella persona entri nella nostra vita intima. Gesรน invita a seguirlo: venite dietro a me, seguitemi, state con me e vedrete. Il verbo vedere รจ posto al futuro, significa che non basta un solo giorno per capire, bensรฌ per conoscere intimamente Gesรน cโรจ un tempo indefinito, per non dire infinito. Solo la frequenza costante e ripetuta nel tempo ci svela chi รจ il Signore.
Eppure vedo persone che dopo aver frequentato qualche messa o qualche sacramento giร รจ convinta di sapere tutto di Dio, fino al punto di poterlo mettere in dubbio. ร assurdo. Qualcuno che mi ha visto vedere qualche partita di calcio o qualche mondiale mi ha chiesto se mi credessi esperto di calcioโฆ una simpatica risata ha risposto al posto mio.
Anche con le persone facciamo cosรฌ: dopo esserci presentati e magari scambiati qualche battuta giร affermiamo di conoscere o aver capito chi abbiamo di fronte. Quante relazioni non riusciamo ad approfondire perchรฉ fermi alla prima impressione generando tante occasioni perse per la crescita propria e altrui.
E con Dio? Facciamo lo stesso: quanto tempo perdiamo a seguire mode, modi di pensare, di direโฆ quante scuse per non pregare, per non incontrare i poveri, gli emarginati, gli ammalatiโฆ dicendoci troppo impegnati per non poterci dedicare costantemente alla fede. In questo modo abbiamo solo perso lโoccasione di fare esperienza del Signore e di certo non possiamo dire di avere Dio nel cuore e di sapere chi sia il Padre.
Gesรน ci invita a seguirlo con costanza e perseveranza: stare con Lui, coi poveri, coi malati, pregando, ecc. significa imparare a conoscerlo bene. Dio non รจ un concetto o un ideale, ma unโesperienza.
ร quello che Eli, nella prima lettura, insegna a Samuele che si sente chiamato ma non capisce da chi. Eli, che ha esperienza di Dio, comprende subito che รจ la voce del Signore a chiamare il giovane, ecco perchรฉ gli suggerisce di rispondere: โParla, Signore, perchรฉ il tuo servo ti ascoltaโ (1Sam 3,1-10.19-20).
Solo chi sta con il Signore lo riconosce a tutte le ore.
Fonte: il blog di don Domenico | Unisciti al suo canale Telegram @annunciatedaitetti oppure clicca QUI |Visita anche il suo canale YOUTUBE
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