don Domenico Bruno – Commento al Vangelo del 14 Aprile 2022

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Commento al Vangelo di Giovedì santo 14 Aprile 2022 della Settimana Santa – Triduo Pasquale

Pasqua significa passaggio, come il passaggio dall’Egitto alla Terra Promessa, come il passaggio in mezzo al Mar Rosso, come il passaggio “da questo mondo al Padre”.

Gesù sa che sta per vivere la sua Pasqua, il suo passaggio e chiede ai suoi di mangiare la Pasqua con lui. Il Signore desidera che anche noi viviamo il passaggio dai nostri modi di vivere troppo personali e mondani a nuovi modi di essere persone vere, significative… cristiane.

Il motivo di tutto questo è l’amore che Gesù prova per i suoi seguaci: li ama fino alla fine, con tutti i loro difetti e spera nella loro piena conversione e comprensione. Li ama fino alla fine, per insegnare a ciascuno che il suo amore lo porta a compiere cose straordinarie. Li ama fino alla fine dei tempi terreni, realizzando poi la promessa della vita eterna.

Ma perché questo amore possa conquistarci dobbiamo prendere le distanze da quell’atteggiamento di Pietro che, invece, vuole impedire al Signore di compiere azioni apparentemente incomprensibili come lavare i piedi, cioè piegarsi all’uomo, svuotarsi della sua dignità per dimostrare che ogni creatura vale il gesto che sta compiendo.

Gesù non lava i piedi a persone nobili o sante, ma quel gesto è necessario per innalzare i suoi serviti alla dignità nobiliare di Figli amati da Dio e quindi di santi, cioè di persone “separate” da quanti invece non vogliono lasciarsi amare dal Signore.

Non avere paura di Dio: lascia che si getti ai tuoi piedi, non impedirgli di operare anche contro la tua comprensione. Lascia spazio a Lui che opererà per te uno spazio nella vita eterna…

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