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don Domenico Bruno – Commento al Vangelo del 13 Febbraio 2024

Commento al brano del Vangelo di: Mc 8, 14-21

È davvero incredibile la lettura continua del Vangelo. CI fa rendere conto dell’assurdo modo di credere dei discepoli e ci fa riflettere sul fatto che anche noi siamo come loro.

Abbiamo visto che Gesù guarisce di continuo malati, moltiplica il pane per far mangiare tutti nonostante l’incredulità dei suoi discepoli, ieri abbiamo visto che Gesù viene messo ancora una volta alla prova perché i farisei vogliono un segno per credergli. Ma tutti questi segni non bastano? Quindi il Signore si mette su una barca e passa all’altra riva. Intanto arriva l’orario di mangiare, il viaggio sembra ancora lungo e “i discepoli avevano dimenticato di prendere dei pani e non avevano con sé sulla barca che un solo pane”.

Ecco un altro momento di ansia umana per quei poveri seguaci che ancora non hanno capito chi è Gesù, eppure lo seguono. Il Signore prova a farli riflettere sugli eventi passati, come a dire: ho fatto tutte queste cose per gli altri, e volete che non possa ancora compiere qualcosa per noi? Pensate davvero che vi lasci morire di fame? Fidatevi di me!

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Anche noi oggi viviamo la fede così. Magari ascoltiamo il Vangelo tutti i giorni, troviamo belle omelie che ci aiutano a capire il Vangelo, magari andiamo tutti i giorni a messa e la nostra preghiera è abbastanza costante. Eppure ancora non ci fidiamo. Pensiamo a quei momenti di ansia che proviamo quando non abbiamo il controllo di qualcosa, pensiamo alla sfiducia che avvertiamo di fronte a un evento imprevisto o di imprevedibile sviluppo…

Questo significa non riuscire ad avere una coscienza divina. Gesù ammonisce i suoi: “Perché discutete che non avete pane?”. È Lui il pane, è lui la vita, non lascerà mai nessuno senza vita, non può tradire la fiducia di chi ha scelto di seguirlo. Anche sotto la croce molti crederanno che sia tutto finito, per questo scappano. Eppure Gesù risorge e apre un nuovo capitolo della storia che continua tutt’oggi. Nonostante tutto non riusciamo a ricordare questi segni d’amore compiuti dal Signore che, tra l’altro, ogni giorno continua a operare.

Sentiamo per noi le parole che dice ai suoi discepoli: “Non capite ancora e non comprendete? Avete il cuore indurito? Avete occhi e non vedete, avete orecchi e non udite? E non vi ricordate quello che ho compiuto?”.

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A volte sappiamo molte cose di Gesù, ma non ci crediamo davvero alla sua opera, non la com-prendiamo, ossia non la facciamo nostra e non ci riflettiamo abbastanza. Forse colpa del razionalismo imperante o della distanza temporale da quei fatti. Ecco perché il Signore dice che abbiamo il cuore indurito e non vediamo e non riusciamo a sentire: perché se vivessimo Dio e non lo subissimo, riusciremmo a vedere come agisce ogni giorno nella nostra vita e riusciremmo sentire la Sua Parola che sempre ci suggerisce la via, la verità e la vita.

Il Signore non abbandona chi si fida di Lui. Egli è fedele davvero.

  • tu che ti dici già credente, di cosa hai ancora bisogno per fidarti del Signore?

Fonte: il blog di don Domenico | Unisciti al suo canale Telegram @annunciatedaitetti oppure clicca QUI |Visita anche il suo canale YOUTUBE

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