Gesù va in giro esorcizzando, cioè liberando dal male le creature di Dio. Eppure non viene creduto.
Chissà se ti è mai capitato di fare del bene ed essere travisato e non creduto per la tua autenticità. Prima di diventare prete, spesso non ero creduto per la mia generosità o per la disponibilità che davo a qualcuno e mi sentivo dire: “ma ti devo qualcosa?”, oppure “che interesse hai a fare questo” o, ancora, “mi stai prendendo in giro?”.
L’amore vero, quello disinteressato, è sempre meno conosciuto. Aiutare qualcuno perché ritieni giusto farlo perché è figlio di Dio, oggi non è più compreso. Tutto è merce, tutto si vende. Il demonio, il menzognero, colui che confonde, prova sempre a sporcare il nostro cuore. Ma come opera?
Lo vediamo in questo Vangelo: fintanto che una persona è unita a Dio lo spirito del male crea turbamento ma non può far niente, prova a turbare quella persona affinché si distacchi dal Padre, ma nulla accade se resta con il Signore. Così quello spirito a un certo punto si allontana e dona tregua. Però quel momento di pace non deve essere occasione per sentirsi forti e autonomi dal Signore, perché il primo tentennamento attira di nuovo quello spirito maligno che quando torna può diventare devastante.
In termini pratici: se ho una vita spirituale attenta, curata e costante, sarò tentato ma non vinto. Se crederò di poter fare a meno del Signore e mi concederò una leggerezza spirituale (un giudizio, un piccolo insignificante furterello, un inganno seppure benevolo, ecc) stiamo aprendo uno spiraglio al spirito maligno che poterebbe prendere il soprassalto rivestendosi di false buone intenzioni ma le sue conseguenze potrebbero essere incontrollabili.
Tutto sta da che parte vogliamo stare: se dalla parte del Creatore onnipotente, o del Nemico che resta sempre una creatura ribelle che ha bisogno di noi per avere potere.
Fonte: il blog di don Domenico | Unisciti al suo canale Telegram @annunciatedaitetti oppure clicca QUI |Visita anche il suo canale YOUTUBE