don Domenico Bruno – Commento al Vangelo del 12 Febbraio 2022

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Nel vangelo di Marco questo racconto viene riportato due volte. Gesù è in un territorio pagano e Gesù ripete il miracolo con attenzione ai particolari usando un linguaggio comprensibile ai pagani! Come se Marco volesse ricordare ai suoi lettori che il Signore si prende cura non solo dei figli di Israele ma di ogni uomo e che, per farlo, non ha paura di utilizzare modi e linguaggi comprensibili a quella cultura. 

È una bella lezione per noi cristiani a incarnare la fede là dove viviamo, facendo vivere le tradizioni culturali che dialogano con l’immutabile vangelo di Cristo.

Gesù è il pastore buono che ama ogni persona. La compassione viscerale rivela l’intenzione salvifica del Cristo, autore di una straordinaria moltiplicazione di pani e pesci. Un gesto eucaristico che è anticipazione del Mistero Pasquale, offerta totale del Cristo. 

Eucaristia e carità sono intimamente legati tra di loro, ed è possibile andare incontro a chiunque a partire dall’intimo incontro con Dio. In Lui si impara a guardare nella prospettiva del Cristo, divenendo pane spezzato per gli altri per un mondo più giusto e fraterno. 

La sequela di Gesù insegna a non fare troppi calcoli e ad essere disponibili all’azione della Provvidenza. La fede deve trasformarsi nella compassione per coloro che incontriamo sul nostro cammino.

  • Quali azioni suggerisce a te la fede?

Fonte: il blog di don Domenico | Unisciti al suo canale Telegram @annunciatedaitetti oppure clicca QUI |Visita anche il suo canale YOUTUBE