don Domenico Bruno – Commento al Vangelo del 11 Settembre 2022

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Se vuoi cambiare qualcuno, amalo!

L’amore è l’unica forza che ha permesso a Dio di creare il mondo e salvare gli uomini facendosi mettere in croce. La forza di quell’amore è l’unica cosa che spinge Dio a non sterminare il genere umano nonostante i suoi infiniti errori/orrori.

Se comprendessimo tutto l’amore che Dio prova per noi, piangeremmo di gioia.

Mosè (cfr. Es 32,7-11.13-14) viene incaricato da Dio di avvisare il popolo che lo distruggerà perché si sono fatti un dio di metallo fuso e lo stanno adorando. Mosè ha imparato da Dio ad amare e in nome di quell’amore intercede a favore del popolo infedele e lo salva. Dio torna in sé.

Di quello stesso amore ne fa esperienza san Paolo (cfr. 1 Tm 1,12-17) che da una vita corrotta vergognosa si converte a Gesù Cristo che non lo ha giudicato ma ha usato misericordia.

Chi si sente amato si sente chiamato. E chi si sente chiamato sente di dover agire in nome di quella fiducia che ha ricevuto.

Nel Vangelo (cfr. Lc 15,1-32) purtroppo Gesù denuncia farisei e scribi che ritengono pubblicani e peccatori non degni di stare vicino a Gesù. Se lui è veramente il figlio di Dio dovrebbe sapere che genere di persone sono quelle. È il ragionamento che facciamo anche noi: ognuno agisce nella misura dell’amore che ha ricevuto.

Farisei e scribi probabilmente non si sentono amati da Dio ma giudicati in modo severo, minacciati piuttosto che accompagnati nel cammino di crescita. Gesù racconta tre parabole per insegnar loro cosa significa misericordia, cioè piegarsi sulle miserie che schiacciano il fratello, aiutarlo a risollevarsi per poter tornare a guardare negli occhi i fratelli e tornare a sentirsi figli.

È questo il senso della parabola del Padre Misericordioso nei confronti di quel figlio che “raccolte tutte le sue cose, partì per un paese lontano”. Quelle cose non sono sue ma del padre che gliele ha concesse e il figlio se ne rende conto solo quando stando lontano dall’amore del padre si sente vuoto di quell’amore. La nostalgia, che è una forma di amore, lo spinge a tornare dal padre senza nulla pretendere ma l’amore del padre che è di gran lunga maggiore lo ricolma in sovrabbondanza.

L’amore è l’unica forza che permette di creare, di cambiare e di agire.

  • e tu da cosa ti lasci muovere quando agisci, parli o decidi?

Fonte: il blog di don Domenico | Unisciti al suo canale Telegram @annunciatedaitetti oppure clicca QUI |Visita anche il suo canale YOUTUBE