don Domenico Bruno โ€“ Commento al Vangelo del 11 Ottobre 2023

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Pregare (dal latino orare, ossia parlare) รจ il modo che abbiamo per comunicare con il Padre e conoscerlo e lasciarci plasmare da Lui.

Gesรน prega per restare in contatto col Padre, e ci insegna a fare altrettanto. Molte volte le nostre preghiere sono un concentrarci sui nostri desideri, su noi stessi, un piangerci addosso ciรฒ che vorremmo, dimenticandoci di chiedere al Signore cosa vuole Lui da noi e per noi.

Commento al Vangelo di Mercoledรฌ 11 Ottobre 2023 - XXVII Settimana tempo ordinario

Spesso nella Scrittura, specie nei Vangeli, si dice che vero cibo dellโ€™uomo รจ fare la volontร  del Padre. Molte volte invece cerchiamo la nostra volontร  e quante volte cerchiamo di interpretare la Parola di Dio a nostro favore! Questa รจ una vera e propria bestemmia: dire di Dio ciรฒ che voglio ioโ€ฆ

Attraverso la preghiera Gesรน tenta di insegnarci il Padre. Infatti, la vera preghiera non รจ ciรฒ che diciamo noi, non รจ cosa nostra, ma la libertร  che lasciamo allo Spirito di parlare in noi. Paolo dice che abbiamo in noi lo Spirito che comunica con gemiti inesprimibili e grida in noi โ€œAbbร , padre!โ€.

Pregare, allora, significa permettere a Cristo di parlare al Padre attraverso di noi. Lo Spirito ricevuto nel Battesimo รจ il che ci consente questa grazia!

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Ma quanto รจ difficile far tacere il nostro io quando preghiamo! Solo facendo esperienza di amore del Padre si potrร  aprire il cuore e accogliere la volontร  del Signore come tenerezza e non come imposizione dispotica. Chi non ha sperimentato lโ€™amore allontana Dio ritenendolo non necessario. Senza lโ€™esperienza dellโ€™amore tutto diventa ingiustizia, tutto problema, tutto pretesa.

Perciรฒ โ€œun cristianesimo che non riparte dalla preghiera, cioรจ dal Padre, risulta essere solo unโ€™insopportabile moraleโ€. (Don Luigi Maria Epicoco)

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