Qualche tempo fa, un video ha fatto il giro dei social: in una metropolitana affollata, un senzatetto cade a terra. Passano secondi infiniti prima che qualcuno si chini ad aiutarlo. La gente lo guarda, lo riprende col cellulare, ma nessuno si appresta ad aiutarlo. ร una scena inquietante, eppure familiare. Quante volte anche noi siamo spettatori impassibili?
Oggi, Gesรน, nel Vangelo di Matteo, mette in scena il giudizio finale, ma lo fa con una prospettiva spiazzante: il criterio per entrare nel Regno non รจ la perfezione morale, ma lโamore concreto. โAvevo fame e mi avete dato da mangiare.โ ร come se ci dicesse: la tua fede non si gioca nei pensieri, ma nei gesti quotidiani.
Il mondo in cui viviamo ci sta sempre piรน insegnando a investire sulle competenze, sulle performance, sullโimmagine. Ma il Vangelo di oggi ci chiede: quanto investi nelle relazioni? Ci chiama a un cambio di prospettiva: non si tratta di essere buoni per dovere o per buona educazione, ma di riconoscere nellโaltro un frammento di noi stessi.
Al tempo di Gesรน, lโospitalitร era sacra. Nel deserto, accogliere uno sconosciuto significava salvargli la vita. Unโidea lampante di questo atteggiamento ce lโha chi ha fatto qualche pellegrinaggio camminando verso Santiago di Compostela dove ogni pellegrino รจ accolto come sacro. Lโospitalitร non รจ solo un gesto di bontร , ma una questione di aiuto reciproco. Lo ricorda san Basilio quando dice: โIl pane che conservi appartiene allโaffamato, il mantello che tieni nascosto รจ del nudoโ.
Immagina la tua vita come uno specchio. Se lo tieni pulito, riflette luce. Se รจ sporco di indifferenza, restituisce solo ombre. Ogni incontro รจ unโoccasione per lucidare quello specchio, per lasciare trasparire lโumanitร di cui siamo fatti.
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In questa Quaresima, puoi scegliere di affinare lo sguardo, di accorgerti di chi ti passa accanto. Non serve stravolgere la tua vita, basta un piccolo atto di attenzione: un messaggio a chi non senti da tempo, un sorriso autentico, il coraggio di fermarti di fronte a chi ha bisogno. La santitร รจ nascosta nei dettagli.
Alla fine della giornata chiediti: quante volte oggi ho riflesso qualcosa di bello negli altri?
don Domenico Bruno
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