don Diego Goso: Ama ciĆ² che fai

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Tante volte viene detto ai giovani di seguire i propri sogni. ƈ un bellā€™incoraggiamento di vita, ma poi bisogna arrivare a fine mese e con i sogni non sempre si riesce a mangiare. PuĆ² capitare quindi di dover passare diverso tempo impegnati in attivitĆ  noiose e faticose.

Esiste un modo per superare lo scoraggiamento e la stanchezza, per rendere piĆ¹ morbido il pane secco della vita di tutti i giorni? Questo libro vuole dare qualche consiglio a riguardo. In maniera concreta invitando a vivere al meglio possibile la nostra condizione, non mettendo da parte i sogni del cuore ma invitando ad usare tutto il nostro potenziale umano e divino per rendere bella lā€™esperienza della vita a prescindere dalla mediocritĆ , cattiveria, invidia o precarietĆ  che ci circondano.

Diceva Giovanni Guareschi, prigioniero nei campi di concentramento: Ā«Non muoio nemmeno se mi ammazzano!Ā». Vuoi che allora non riusciamo noi a sorridere il lunedƬ mattina in ufficio?

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FOGLIETTO DI ISTRUZIONI

ATTENZIONE: I SOGNI SON (SOLO) DESIDERI…

I consigli di questo libro girano intorno a questo principio: Ā«Il problema non ĆØ fare quello che ami. Ma amare quello che faiĀ».

Se ti dicono che devi inseguire i tuoi sogni… sono ammaliatori. Pochissimi ci riescono.

ƈ vero: tu potresti essere uno di quelli, come potresti vincere alla lotteria o essere centrato da un meteorite.

I tuoi sogni sono importanti. Ma tante volte rimangono la bella cornice della vita. Non il quadro.

Per restare nellā€™esempio: tu ami dipingere? Bene. Bravo. Ma domani mattina dovrai anche mangiare: ecco, qui non ti dico come realizzare una galleria dā€™arte. Provo ad indicarti come guadagnare i soldi per comprarti un buon panino al prosciutto e avere quindi, dopo, alcune ore di tempo libero per rilassarti e dipingere.

Oggi viene suggerito che dobbiamo puntare al massimo, dobbiamo avere sempre di piĆ¹. Dobbiamo avere tutto. Auguri.

Alcuni propongono di rinunciare a tutto, di non avere niente. Auguri anche a loro.

Qui mi permetto di suggerirti che tra il niente e il piuttosto… io preferisco il piuttosto. Il tutto non so dirti come si raggiunge. Il piuttosto invece mi piace.

Il piuttosto ĆØ una persona che sa organizzare il suo lavoro, non viene schiacciata da esso, ne trova e ne valorizza i lati positivi e alla fine riesce ad ottenerne anche i benefici per poter riaprire il cassetto dei sogni e permettersi quel lusso che ĆØ coltivarli.

Basta con le favolette piene di frasi da scatola di cioccolatini o da romanzo di autore culturalmente impegnato (lui sƬ, che insegue i suoi sogni e sono i soldi da te spesi per i suoi libri a permetterglielo).

La vita ĆØ concretezza. E va imparata con fatica ed esperienza. Ma anche con umorismo, fantasia e un pizzico di astuzia.

Non so come si realizzano i sogni.

Ho imparato come essere felice ogni giorno.

Ho compreso quanto ĆØ bello rendere felice qualcuno che amo.

Ho ammirato quanto sia straordinario aiutare chiunque a stare bene.

Ho cominciato ad amare la bellezza della normalitĆ . Vorrei convincerti di quanto sia bello. Ā«Il problema non ĆØ fare quello che ami. Ma amare quello che faiĀ».

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