Commento al Vangelo di domenica 10 novembre 2024ย a cura di don Davide Fiori.
Trascrizione, non rivista, del video.
ร acuto lo sguardo di Gesรน, ma รจ acuto anche lo sguardo di chi ha narrato questa scena. Cosรฌ troviamo nel Vangelo di questa seconda domenica di novembre Gesรน seduto nel tempio, di fronte al tesoro, che osservava come la folla vi gettava monete.
Interessante non รจ quanto, ma come. Con quale atteggiamento, con quale sguardo veniva data l’offerta? Quanto rumore puรฒ fare un sacchetto di monete gettato in mezzo ad altre monete, e due monetine gettate quasi di nascosto per l’umiliazione?
Nel confronto tra le due offerte, non fatichiamo a immaginare la gestualitร plateale e lo sguardo compiaciuto di questi facoltosi offerenti. Lapidaria รจ la sentenza di Gesรน: ha dato piรน di tutti gli altri, perchรฉ ha offerto tutto quanto aveva per vivere, come a dire che ha dato la sua vita. A chi? A Dio.
ร l’ultima immagine che Gesรน lascia, poi inizierร il racconto della passione. Questa umile donna รจ offerta come modello finale, come maestra perenne. Di piรน, diventa la chiave di lettura per comprendere ciรฒ che accadrร a Gesรน da lรฌ in poi.
Non nascondiamoci, amici: i soldi, le offerte, sono necessarie, fanno comodo, ma qui non si parla anzitutto di soldi; si parla di misura del cuore. Si parla di calcoli interessati o di fiducia. Si parla di Gesรน e di me.
Qual รจ la misura della mia generositร nell’offrire il mio tempo, le mie competenze, le mie qualitร , i miei beni? ร una domanda necessaria questa, ma anche ambigua. Non quanto, ma come, con che animo.
Una donna povera, vedova, ha da insegnarci anche oggi. Occorre uno sguardo acuto e libero.