Perché chiunque crede non rimanga nelle tenebre.
Il commento al Vangelo del giorno di don Cristiano Mauri.
La Vita scorre e non c’è modo di viverla se non accettando che scorra.
Non la si può trattenere nemmeno volendo. lo sappiamo.
Il tempo passa, le cose si deteriorano, le storie si compiono.
E intanto c’è altro che sorge e cresce, si appoggia su ciò che è stato e farà da terreno per quel che verrà.
La Vita scorre e non c’è altra via di sperimentarla che lasciarsene attraversare e allo stesso tempo attraversarla, rispettandola e accettandola nella sua legge fondamentale: accogliere e lasciare.
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Chi tenta di trattenere – cose, relazioni, possibilità, tempo – muore e fa morire. L’accumulo non è una via sicura, bensì un facile inganno.
Prima o poi qualcosa o qualcuno arriva a portar via.
Lo dice il Vangelo e, prima ancora, la realtà.
Per questo non v’è modo di sperimentare la vita in modo più vero e pieno se non amando.
Cos’altro è l’Amore autentico se dare senza misura così come si può e ricevere il darsi altrui così come ci viene offerto?
Stendere l’Amore sopra ogni cosa è permettere alla Vita di respirare, o, con un gioco di parole, di vivere una Vita di largo respiro.
Amare il nemico, perdonare senza misura, rinunciare al giudizio senza appello, liberarsi dalla condanna del contraccambio.
Non vedi l’orizzonte quanto si allarga?
E quanta Vita può scorrere, così?
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