don Cristiano Mauri – Commento al Vangelo del 7 Ottobre 2021

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Singolare.

Il commento al Vangelo del giorno di don Cristiano Mauri.

Luca, sfruttando del materiale leggendario preesistente sulla nascita di Gesรน, costruisce il racconto dellโ€™origine di questโ€™ultimo secondo lo schema veterotestamentario dellโ€™ยซannuncio divino a un singolo individuoยป, nella particolare categoria ยซpromessa di un figlioยปยน.

Allo schema tradizionale, aggiunge poi il motivo del concepimento verginale e della preesistenza del messia, necessari a giustificare dal punto di vista narrativo lโ€™origine divina del nascituro.

Infine, intreccia i racconti delle origini di Gesรน con quelli del Battista, creando cosรฌ un parallelismo imprescindibile nella lettura delle vicende dellโ€™uno e dellโ€™altro.

Lโ€™indicazione temporale del primo versetto del brano ne รจ immediata testimonianza: Gesรน nascerร  dopo il Battista e il suo ministero sarร  successivo a quello di Giovanni.

Anche il nome dellโ€™angelo fa da gancio con lโ€™episodio dellโ€™annuncio a Zaccaria, mentre altri elementi mantengono il parallelismo per contrasto: non siamo piรน a Gerusalemme ma a Nazareth, non รจ il tempio ma รจ una casa, lโ€™angelo non usa solenne distanza ma familiare intimitร .

Maria รจ una giovane dodicenne (etร  in cui le ragazze venivano date in moglie) giuridicamente giร  sposata (si รจ celebrato il fidanzamento e versata una quota dellโ€™indennizzo dovuto alla famiglia della sposa) ma vive ancora sotto lโ€™autoritร  paterna, in attesa di andare nella nuova casa.

Giuseppe, il marito, รจ appena citato per dichiarare lโ€™appartenenza di Gesรน alla discendenza davidica, ma poi subito messo da parte perchรฉ risalti il concepimento verginale. Successivamente apparirร  marito a tutti gli effetti poichรฉ Luca รจ interessato al miracolo della nascita e non alla permanenza della verginitร  di Maria.

Il saluto dellโ€™angelo (in greco: kaire) non ha in realtร  la valenza di un invito alla gioia, si tratta piuttosto di un semplice saluto mattutino. Ad esso segue la famosa espressione ยซtu che hai ricevuto graziaยป (in greco: kekaritomene) con cui si indica precisamente la predilezione e il favore di Dio e non la grazia santificante.

La chiamata per nome e il saluto ยซIl Signore รจ con teยป indicano fin da subito che cโ€™รจ in gioco un compito da assumere.

Il turbamento della giovane e le rassicurazioni del messaggero sono parte integrante del genere letterario delle apparizioni.

Lโ€™angelo prosegue annunciando la nascita con parole che non sanno ancora di prodigio ma rappresentano la controparte umana dellโ€™intervento divino.

Lโ€™identitร  del bambino apre infine alla straordinarietร  dellโ€™evento: si tratta del Cristo atteso che viene qui iscritto nella cornice del messia/re-davidico e non in quella del profeta finale o del sacerdote messianico.

Il suo percorso, dunque, procede dalla nascita allโ€™ascesa al trono, fino al definitivo regnare.

Il domandare di Maria non รจ segno di scarsa fede, come nel caso di Zaccaria, bensรฌ di una fede che si interpella e che interpella, nel desiderio di comprendere ed essere responsabilmente attiva.

La risposta dellโ€™angelo dichiara che il bambino sarร  generato da Dio stesso: non sarร  dunque il re del nazionalismo giudaico ma rivelerร  il modo di regnare di Dio.

Il consenso di Maria non dice la passiva accettazione di una volontร  altrui ma lโ€™intraprendente obbedienza di chi si fa carico di un progetto che condivide appieno.ย […] Continua a leggere il commento qui…

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