Singolare.
Il commento al Vangelo del giorno di don Cristiano Mauri.
Luca, sfruttando del materiale leggendario preesistente sulla nascita di Gesรน, costruisce il racconto dellโorigine di questโultimo secondo lo schema veterotestamentario dellโยซannuncio divino a un singolo individuoยป, nella particolare categoria ยซpromessa di un figlioยปยน.
Allo schema tradizionale, aggiunge poi il motivo del concepimento verginale e della preesistenza del messia, necessari a giustificare dal punto di vista narrativo lโorigine divina del nascituro.
Infine, intreccia i racconti delle origini di Gesรน con quelli del Battista, creando cosรฌ un parallelismo imprescindibile nella lettura delle vicende dellโuno e dellโaltro.
Lโindicazione temporale del primo versetto del brano ne รจ immediata testimonianza: Gesรน nascerร dopo il Battista e il suo ministero sarร successivo a quello di Giovanni.
Anche il nome dellโangelo fa da gancio con lโepisodio dellโannuncio a Zaccaria, mentre altri elementi mantengono il parallelismo per contrasto: non siamo piรน a Gerusalemme ma a Nazareth, non รจ il tempio ma รจ una casa, lโangelo non usa solenne distanza ma familiare intimitร .
Maria รจ una giovane dodicenne (etร in cui le ragazze venivano date in moglie) giuridicamente giร sposata (si รจ celebrato il fidanzamento e versata una quota dellโindennizzo dovuto alla famiglia della sposa) ma vive ancora sotto lโautoritร paterna, in attesa di andare nella nuova casa.
Giuseppe, il marito, รจ appena citato per dichiarare lโappartenenza di Gesรน alla discendenza davidica, ma poi subito messo da parte perchรฉ risalti il concepimento verginale. Successivamente apparirร marito a tutti gli effetti poichรฉ Luca รจ interessato al miracolo della nascita e non alla permanenza della verginitร di Maria.
Il saluto dellโangelo (in greco: kaire) non ha in realtร la valenza di un invito alla gioia, si tratta piuttosto di un semplice saluto mattutino. Ad esso segue la famosa espressione ยซtu che hai ricevuto graziaยป (in greco: kekaritomene) con cui si indica precisamente la predilezione e il favore di Dio e non la grazia santificante.
La chiamata per nome e il saluto ยซIl Signore รจ con teยป indicano fin da subito che cโรจ in gioco un compito da assumere.
Il turbamento della giovane e le rassicurazioni del messaggero sono parte integrante del genere letterario delle apparizioni.
Lโangelo prosegue annunciando la nascita con parole che non sanno ancora di prodigio ma rappresentano la controparte umana dellโintervento divino.
Lโidentitร del bambino apre infine alla straordinarietร dellโevento: si tratta del Cristo atteso che viene qui iscritto nella cornice del messia/re-davidico e non in quella del profeta finale o del sacerdote messianico.
Il suo percorso, dunque, procede dalla nascita allโascesa al trono, fino al definitivo regnare.
Il domandare di Maria non รจ segno di scarsa fede, come nel caso di Zaccaria, bensรฌ di una fede che si interpella e che interpella, nel desiderio di comprendere ed essere responsabilmente attiva.
La risposta dellโangelo dichiara che il bambino sarร generato da Dio stesso: non sarร dunque il re del nazionalismo giudaico ma rivelerร il modo di regnare di Dio.
Il consenso di Maria non dice la passiva accettazione di una volontร altrui ma lโintraprendente obbedienza di chi si fa carico di un progetto che condivide appieno.ย […] Continua a leggere il commento qui…
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