Ascolto E Sguardo
Il commento al Vangelo del giorno di don Cristiano Mauri.
Guarigioni di malati, perdono dei peccati, vicinanza agli emarginati, chiamata libera alla Sequela, primato dell’uomo sulla Legge, il racconto di una nuova e ricchissima possibilità di comunione nelle relazioni.
Ciò che è stato seminato da Gesù fino a questo punto del racconto di Marco è tutto qui. Il «Regno di Dio», che Lui annuncia, risuona e si rivela dentro queste parole e opere.
E ha il carattere del servizio e della cura, del rispetto profondo della persona e dei suoi dolori fisici o morali, della valorizzazione della libertà e della coscienza personale, della centralità delle relazioni e delle loro potenzialità, del dialogo umile e docile con la Parola.
Il Regno di Dio è senz’altro una forza, ma certo non è uno strapotere. D’altronde può mai l’Amore esserlo?
Se questi sono i semi, i frutti non saranno diversi.
E, ad aprir bene gli occhi, c’è una moltitudine di uomini e donne che ogni giorno “trovano riparo” tra i rami: chi nella cura altrui, chi nella misericordia del prossimo, chi nell’offerta di relazioni ricche e gratuite, chi nella possibilità della libera espressione, chi nel riconoscimento della sua dignità e bellezza, chi nel rispetto discreto della sua libertà di coscienza, chi nell’inclusione dell’emerginato, chi nell’opportunità di una fede consapevole e aperta.
Un “trovar riparo” che è fatto di ricevere e dare tutto questo ben di Dio.
La sorpresa quotidiana è l’ordinarietà con cui avviene, l’essere spesso accompagnato da un estremo senso di normalità, dalla reazione umile quando se ne fa notare la bellezza: «Non mi pare di far nulla di straordinario… Non saprei fare diversamente da così… Mi è venuto spontaneo…».
Ad aprir bene gli occhi, il Regno in effetti cresce.
D’altronde si che la fede è anche – o anzitutto – una visione.
Fonte: il sito di don Cristiano
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L’uomo getta il seme e dorme; il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa.